Legge di stabilità. Galati (Fi): nulla per il sud, parlarne non è più di moda
“Poca cosa per l’economia del paese, nulla per il Sud che si trova in condizioni ancora più drammatiche rispetto al resto d’Italia. Il cammino di uscita dalla recessione rimarrà incerto finché non si affronteranno con interventi mirati le gravi carenze strutturali del Mezzogiorno. Sappiamo che parlare della questione meridionale non è più di moda, ma se non si prende coscienza che esiste e che oggi è ancor più complessa e problematica, non risaliremo mai la china. Recuperare i punti persi in sei anni di crisi profonda, invertire il trend negativo del Pil, dei consumi delle famiglie, della disoccupazione è impresa che può avere successo solo se si aiutano questi territori, dove i redditi familiari sono più bassi del 27 per cento rispetto al Nord. Senza dimenticare, poi, che quasi la metà, il 48 per cento, dei residenti nel Mezzogiorno è a rischio povertà ed esclusione sociale contro il 29,9 per cento dell’intero paese e il 24,8 per cento della media europea, che il tasso di disoccupazione medio in Italia è del 12,5 per cento, ma nelle Regioni meridionali si toccano livelli record addirittura fino al 19,3 per cento della Calabria, e, infine, per quanto riguarda il grande problema della dispersione scolastica, la percentuale nazionale di abbandono degli studenti in Italia è del 17,6 per cento, del 22,3 per cento nel Sud. Questa parola, tuttavia, non viene mai pronunciata dagli esponenti di questo governo perché, come ho detto, non è più in voga e dunque è stata rottamata”. E’ quanto osserva il parlamentare di FI, Giuseppe Galati, componente della Commissione Bilancio della Camera.