Rapina alla filiale Carime di Rosarno. Arrestato il presunto autore
Nella serata del 19 dicembre, gli agenti della questura di Reggio Calabria, hanno arrestato un uomo di Brancaleone, Alberto Misiano, in relazione ad una rapina compiuta il 7 dicembre del 2004 alla Filiale della banca Carime di Rosarno. Misiano era in un ristorante di Cannitello di Villa San Giovanni, dove faceva di pizzaiolo.
LE INDAGINI condotte all’epoca della rapina non avevano consentito di acquisire elementi probatori certi, anche se erano state repertate impronte papillari ed acquisiti fotogrammi delle telecamere di sorveglianza utili per eventuali finalità comparative. Tuttavia, l’attività investigativa compiuta successivamente dal Commissariato di Polizia di Villa San Giovanni e scaturita nell’ambito di un diverso procedimento, aveva consentito di individuare Misiano come l’autore materiale della rapina. In particolare fu riscontrata una coincidenza di 16/17 punti tra l’impronta repertata presso la Carime di Rosarno e l’impronta del dito anulare della mano destra del presunto rapinatore. Inoltre, anche i riscontri con le immagini delle telecamere di videosorveglianza della Banca avrebbero dato esito positivo identificando lo stesso Misiano.
Quest’ultimo, spiegano gli investigatori, è genero di Domenico Rodà, 48 anni, ucciso il 3 gennaio del 2013 in un agguato di stampo mafioso a Ferruzzano Superiore, e ritenuto affiliato, come i suoi fratelli, alla cosca Speranza-Palamara-Scriva, influente ad Africo, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio e Motticella. Misiano, con pregiudizi di polizia per reati di armi e stupefacenti, risulta inserito nell’operazione “Terra Chiana” per associazione a delinquere di stampo mafioso. L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.
L’Ordinanza di applicazione di misura Coercitiva è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, Giulio G. Di Gregorio il 16 Dicembre 2013 su richiesta presentata dal P.M. della Procura della Repubblica di Palmi Luigi Iglio. Alle fasi dell’esecuzione del provvedimento ha partecipato il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Palmi (il Sostituto Commissario Maria Carmela Mele, gli ispettori Capo Andrea Campagna e Gianfranco Scarfone, il Sovrintendente Giuseppe Pentimalli, l’Assistente Capo Francesco Gentile e l’assistente Giuseppe Giani’) e del Commissariato di Villa San Giovanni (Sost. Commissario Maurizio Maugeri, Ispettore Capo Liborio Mario Sottilotta, Assistenti Capo Umberto Emperometri e Claudio Smedile, Agente Salvatore Seminara).