Conferenza stampa sui Piani per il lavoro nel Pollino
Il vice sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, ed i primi cittadini di Cassano e Castrovillari, rispettivamente, Gianni Papasso e Domenico Lo Polito, hanno ribadito, insieme all’assessore allo Sviluppo territoriale ed alla Progettazione Giovanna Castagnaro del capoluogo del Pollino, ed all’ex di Cassano, Antonio Mungo, oggi consulente al lavoro di quel centro, che la cordata Territoriale interistituzionale di 59 Comuni con 80 partners privati ed una Diocesi, quella di Cassano, denominata “Neos POL.J.S.” e guidata da Castrovillari come soggetto capofila, si è piazzata al primo posto nella graduatoria regionale dei Piani Locali per il Lavoro , che le assegna ben duemilioni e 875 mila euro grazie ad una sinergia e capacità di cooperazione tra soggetti ed organismi che ha fatto forte e propulsiva la cosiddetta “periferia regionale” che è stata più brava degli altri Territori.
Una valutazione che è stata declinata in più modi in una conferenza stampa nella Sala di Rappresentanza del Comune di Castrovillari, al primo piano di palazzo Gallo, presenti anche il consigliere provinciale, Piero Vico ed i consiglieri comunali Armando Garofalo e Antonio Viceconte.
Il Sindaco Lo Polito nell’introdurre la conferenza stampa ha ribadito il dato positivo che unisce Territori e comunità per una crescita sostanziale, senza dimenticare il Gal, la struttura tecnica che ha redatto il progetto. “L’iniziativa-ha aggiunto- ha creato quella rete che permetterà al comprensorio, con la ritrovata unità e sinergia territoriale, di riacquistare il suo ruolo, puntando al raggiungimento delle finalità di crescita solidale e sostenibile.”
A seguire l’Assessore Castagnaro ha ripercorso i dati salienti di questo cammino, che iniziato il 18 dicembre 2012 si è concluso il 15 Aprile 2013 con la consegna del piano alla regione, dopo oltre 20 incontri itineranti sul territorio per reperire le istanze locali e tradurle in occasioni occupazionali. Alti i numeri che danno corpo alla scommessa 215 nuovi posti di lavoro quale concreto risultato, ottenibile attraverso 5 azioni d’investimento che spaziano tra gli aiuti alle imprese sino al sostegno per i singoli attraverso l’autolavoro e la dote occupazionale, strumenti in grado di mitigare la difficoltà di accesso al credito.
Una doppia scommessa vinta: la concretizzazione del filo rosso che ricuce le due coste Jonio e Tirreno passando per Castrovillari, cuore e perno da cui inizierà la seconda fase del piano quella attuativa che come secondo risultato promuoverà uno sviluppo socio – economico che si spera duraturo e determinante per il futuro delle comunità coinvolte. Mentre il vice sindaco di Roseto , Mazzia, ha ricordato che l’intera azione ha scalfito, positivamente, titubanze e diffidenze le quali, se pur ripescate, hanno bisogno di essere nuovamente riprese per dare concretezza a questa integrazione delle risorse che vedrà colloquiare i “territori marini con quelli collinari e la montagna”. Da qui l’urgenza anche – ha aggiunto- di riconvocare tutti i soggetti per avviare le operatività richieste e dove le aziende dovranno svolgere un ruolo importante.
“Insomma- ha precisato poi il Sindaco Papasso- un momento fondamentale che connota un Piano Locale di Lavoro che possiamo definire “dei due Mari”, uniti dalla Diocesi di Cassano, come lo era un tempo, e che oggi rivediamo insieme per una capacità delle istituzioni e dei soggetti che vi vivono i quali hanno saputo riportare, grazie ad un grande sinergia, un primato importante nel rispetto delle identità e potenzialità di ciascuna area, acceso dalle capacità delle azioni e buone pratiche congiunte delle istituzioni come sta avvenendo anche nel rapporto Castrovillari/Cassano. Un fatto, dunque, degno di attenzione per lo sviluppo condiviso e partecipato su cui ha richiamato l’attenzione pure Antonio Mungo, intervenendo e plaudendo ad un percorso che aveva condiviso e che porterà avanti nella nuova veste a fianco al Sindaco Papasso.
Il progetto, che vuole suscitare occasioni di lavoro tra i giovani attraverso più percorsi, offrirà alle capacità opportunità, legate alle risorse presenti, che in questo caso vengono messe in relazione , in comunicazione, come lo sono le Zone, i Comuni ed i privati coinvolti nel progetto.
Ecco la nuova sfida ed ecco il cambio di marcia che si chiede e che è, pure, tutto culturale perché legato alla nostra mentalità ed al nostro modo d’essere e di pensare che ha bisogno di essere rilanciato, in quanto solo un lavoro congiunto può dare forza e invertire quella crisi economica che è in atto e taglia le gambe a ciascuno. Una vera “lotta”,poi, al pericoloso municipalismo che non aiuta più come rimarca la Comunità economica, esortando i Comuni a mettersi insieme per creare opportunità congiunte e più interessanti per creare sviluppo.