Lettere. Quando il guidare in strada diventa un rischio mortale per molti

Reggio Calabria Infrastrutture

Riceviamo e pubblichiamo.

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“Stasera per l’ennesima volta come tanti pendolari calabresi che si apprestano o meglio dire si avventurano sulle stradi per trovare un diversivo non posso fare a meno di segnalare uno dei tanti, innumerevoli pericoli che fino a quando non si registra qualche incidente sperando che non sia mortale continua a rimanere nell’immane cecità delle istituzioni o per meglio dire a chi di competenza nell’ ambito della provincia. Si parla di un tratto di strada provinciale che collega Rizziconi a Cittanova in prossimità di contrada Pozzo Secco dove per corsia, la larghezza è definita a 3.50m e la banchina ad un minimo di un 1.25m. Quindi tornando al luogo dove permane il pericolo si tratta di 50 metri circa di carreggiata dove sul lato destro è stato realizzato un canale di scolo delle acque reflue provenienti dai centri preaspromontani Cittanova-San Giorgio nelle giornate di pioggia più intense. La cosa insolita è che il canale sembra apparentemente completato però rimangono delle segnaletiche con reti di protezione, paletti che delimitano il vecchio cantiere e l’asfalto non completato come norma recita, quindi con una riduzione di una corsia di quasi la metà; fà si che al momento dell’incontro di due autovetture o mezzo pesante il guidatore è costretto a fermarsi rischiando molte volte l’ impatto frontale. A mettere la ciliegina sulla torta come per ironia della sorte molte volte ci si imbatte anche al vagare di animali di affezione (cani), forse dei propietari degli immobili adiacenti non curanti del grande pericolo a cui soggiacciono le povere bestiole rendendo inevitabile un investimento le cui conseguenze non mi soffermo a descriverle ma terminerebbero di sicuro con un quadro abbastanza raccapricciante”.

Giuseppe Ierace, socio Anpana Sezione di Reggio C.


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