La Filt Cgil scrive a Ciucci sulla situazione dell’A3

Reggio Calabria Attualità
Pietro Ciucci

“La Filt- Cgil della Calabria si rivolge (ancora una volta) direttamente al deus ex machina dell’Anas, Ciucci, e in considerazione del periodo (siamo tutti più buoni) auspica che, almeno stavolta, voglia degnarci di una qualsiasi risposta. Dottor Ciucci abbiamo notizie molto precise che, purtroppo, la scommessa fatta da Noi rispetto al completamento di tutti i lavori in corso sull’A3 per il 31 dicembre, l’abbiamo vinta e Lei si ritrova con una mortificante sconfitta”. E’ quanto si legge in una nota di Pino De Felice per la segreteria regionale Filt- Calabria.

“Non siamo qui – continua la nota - a brindare a un esito che anche per noi è infausto perché non si completano cantieri che, per tanto tempo, hanno comportato tanti e tanti tribolamenti agli utenti; però, si spera che vorrà ascoltarci perché quest’organizzazione sindacale è talmente radicata nel territorio da riuscire a estrapolare le reali questioni e porre in atto tutte le iniziative possibili tese al completamento dei lavori nel rispetto pieno della legalità

Le vogliamo, con molto rispetto, suggerire di non tirare in ballo le difficoltà operative che stanno in capo al periodo crisi o, peggio ancora, ricorrere a solite dichiarazioni sul fallimento di determinate imprese.

Senza presunzione, riproponiamo che la vera problematica sulla costruzione di nuove opere, con il meccanismo previsto dalla legge Obiettivo attraverso il Contraente Generale, anche sulla SA-RC, ha dimostrato un fallimento completo sia organizzativo sia di risoluzione finale delle opere sul versante della qualità; il tutto condito da una lievitazione dei costi assolutamente abnorme.

Per stare dentro una discussione di merito relativamente ai cantieri in corso d’opera, questa O.S. vuole parlare dei lavori identificati come VI° Macrolotto (dallo svincolo di Scilla a Reggio Calabria) su cui abbiamo contezza che l’Anas, già da molti mesi, ha certificato che i lavori non saranno completati il prossimo 31 dicembre e anzi ha accordato una proroga che arriverà fino a ottobre 2014.

Ci vogliamo permettere di ricordarLe che la FILT-CGIL, proprio in considerazione delle attente verifiche, senza mai essere affascinata dalle continue celebrazioni a getto continuo di nuove aperture e tagli di nastri, in modo pubblico, ha sempre manifestato le proprie perplessità sulle quali l’ANAS non "ha mai" ritenuto di fornire una qualsiasi risposta. Siamo molto curiosi: anche in quest’occasione ci sarà silenzio?

Dott. Ciucci, la nostra attenzione la riversiamo su tutta la filiera della costruzione che dal progetto arriva al completamento (?) dell’opera, seguendo tutte le fasi (comprese quelle di carattere economico).

Conosce bene quindi le nostre contestazioni che partono dalle modalità della costruzione progettuale dei vari cantieri alla verifica tangibile della qualità del prodotto finale, nell’ottica di analizzare gli enormi costi che sono stati e saranno anche in seguito pagati. Tutto questo è la dimostrazione di un "sistema" che ha consentito alle grandi imprese del Nord di poter lucrare costantemente, senza avere un benché contrasto.

Sarebbe per davvero interessante analizzare tutte le riserve accordate e quelle ancora da definire, l’utilizzo delle ingenti somme a destinazione…insomma, tutta una serie di diavolerie normative create ad arte e che non fanno altro che aumentare a dismisura i costi.

Stiamo parlando del VI° Macrolotto ma potremmo parlare di un qualsiasi cantiere, come di un vero coacervo che si lega essenzialmente sul versante di molteplici interessi ed è la dimostrazione tangibile della giustezza delle nostre contestazioni.

Per ritornare al cantiere sopra indicato, c’è da dire che - dopo aver consumato un insulto alla città e ai cittadini di Reggio con l’autostrada che è ammodernata fino a Campo-Calabro (costo dell’operazione già sancita nelle tasche delle imprese per improbabili operazioni di restyling circa 125 milioni di euro) - adesso abbiamo riscontrato che, oltre alla proroga temporale, peraltro sancita già da parecchi mesi (vero dottor Ciucci?), si è accordata una perizia di variante che, anche per noi profani della materia, crea tanto ma tanto imbarazzo.

Infatti, con provvedimento del 02/08/2013 si accorda una perizia di variante per la modica cifra di 41.628.987,71 milioni di euro e le motivazioni risiedono nel superamento di svariate problematiche sorte durante l’esecuzione dei lavori.

Dottor Ciucci, abbiamo letto le problematiche di cui sopra e - pur non essendo dei tecnici - ci permettiamo di chiedere: cosa era previsto nel progetto esecutivo e, soprattutto, chi l’ha autorizzato ha badato a mettere in atto i dovuti controlli e verifiche? (Solo un banale esempio: l’area di Villa San Giovanni Est è presente da quando esiste la SA-RC, forse qualcuno non si era accorto della sua esistenza?).

Scriviamo nero su bianco queste informazioni perché solo così siamo in grado di spiegare la lievitazione continua dei costi; perché, oltre alle perizie di varianti (sempre proposte dal Contraente generale), avremo da conteggiare le riserve definite e soprattutto quelle da definire.

Sempre rispetto al VI° Macrolotto, con il provvedimento citato, si sposta una somma di circa 20 milioni di euro per questa perizia, che erano previsti per i lavori complementari per lo stralcio del famigerato tratto Campo-Calabro-Reggio Calabria.

Rispetto a quest’ultimo tratto, vogliamo informarLa che si continua a lasciarlo al proprio destino: un tratto che definire pericoloso (ormai la stampa locale e nazionale ne parla costantemente) è per davvero un eufemismo, dato che siamo alla presenza di opere d’arte e viadotti che stanno letteralmente cadendo a pezzi e su cui l’ANAS, con le proprie risorse, potrà far fronte con interventi assai limitati.

Infine, dottor Ciucci - conclude la nota - nel formularle gli auguri, compresi quelli per la fresca nomina a Commissario per la ricostruzione delle strade in Sardegna - dall’alto dei nostri capelli e barba bianca Le suggeriamo di essere meno perentorio su determinati aspetti (per esempio le date) e soprattutto di provare ad ascoltare la FILT CGIL che - anche se ha idee diverse - ha sempre l’obiettivo di “costruire” attraverso la costatazione dei “fatti e delle Verità” nel supremo interesse dei cittadini. Tutto il resto lo lasciamo ad altri soggetti che hanno lo specifico compito Istituzionale di provvedere alla verifica e al controllo su quanto prodotto”.