Liberi di Ricominciare: “la questione Tares non ha colore politico!”
In queste settimane si stanno susseguendo innumerevoli interventi solidali per il ricevimento dell’avviso di saldo TARES 2013.
Sull'argomento si è udito, a reggio Calabria, uno scomposto starnazzare di diverse parti politiche tutte interessate a mettere il cappello sulla legittima protesta della cittadinanza, ma senza dare agli interessati spiegazione alcuna sui motivi per i quali è legittimo protestare.
Il movimento politico "Liberi di Ricominciare", attraverso il suo presidente Paolo Ferrara - , senza proclami e senza grancasse, si sta adoperando - si legge in una nota - a predisporre le azioni giuridico - amministrative necessarie a chi volesse proporre opposizione.
Nel contempo si è già fatta formale richiesta di un incontro con i commissari per discutere e chiedere la revisione, in autotutela dell’amministrazione delle tabelle applicate, nonché per far illustrare all’intera popolazione le procedure di calcolo utilizzate che hanno determinato gli esorbitanti valori del tributo richiesto.
Fa riflettere, però, la “competizione” verso la paternità di un’idea e/o di una proposta, piuttosto che tentare di trovare un’intesa necessaria ad affrontare in modo unitario le scellerate scelte della triade commissariale.
In particolare l’atteggiamento bizzarro di soggetti politici o pseudo tali – volto a denigrare l’operato di qualsivoglia altro individuo che tenti di affrontare questa esasperata tematica – evidenzia in modo palese l’obiettivo di sfruttare i disagi di una città stremata. Disagi probabilmente “essenziali” per acquisire spazi necessari ad una propaganda elettorale millantatoria e populista.
Il movimento Liberi di Ricominciare, fin dalla sua nascita a San Luca lo scorso 2 giugno, ha come unico obiettivo ascoltare la gente illusa negli anni da una politica affaristica e di interesse. “Siamo nati tra la gente comune, con la missione di tutelare i loro diritti ed essere realmente i promotori del rinnovamento”.
Non siamo in cerca di “momenti di gloria”. Stare con la gente e tra la gente è quello che quotidianamente stiamo dimostrando con fatti e azioni concrete, a differenza invece di chi con semplici attestazioni di solidarietà “pretende” visibilità.
Vertenza PEO e TARES sono solo alcuni esempi del nostro operato. Proprio in merito a queste tematiche abbiamo attivato i nostri legali per tentare di trovare valide soluzioni risolutorie a queste drastiche scelte dei Commissari che, in questi ultimi mesi, hanno tolto la tranquillità a gran parte della popolazione reggina.
Analizzata la questione TARES siamo convinti dell’illegittimità della richiesta in quanto non conforme, giuridicamente parlando, a quanto stabilito dalle leggi n. 212 del 27 luglio 2000 “Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente”, dall’articolo 14 “istituzione del contributo comunale sui rifiuti e sui servizi” del Decreto Legge 201 del 6 dicembre 2011, dalle deliberazioni 223 e 224 del 26 novembre 2013 della Commissione Straordinaria del Comune di Reggio Calabria.
È noto che ai cittadini di Reggio Calabria sono stati notificati degli avvisi di pagamento per il saldo del tributo TARES relativo all’anno 2013. Il modo in cui questi avvisi sono formulati dimostrano una preoccupante, per la città, carenza amministrativa. Negli stessi, infatti, è possibile reperire numerosissimi motivi di nullità e illegittimità. Riteniamo che il tributo, così come richiesto, non sia dovuto. Invitiamo i cittadini a non procedere al pagamento perché con forza riteniamo sia illegittimo.
Siamo al fianco dei cittadini di Reggio per fornire ogni delucidazione concreta. Vista la notevole carenza amministrativa dimostrata dall’ente e, soprattutto, viste le innumerevoli azioni di ricorso previste in opposizione alla legittimità del saldo TARES richiesto, abbiamo deciso di inviare una richiesta di “verifica preventiva” alla Corte dei Conti affinché si eviti un’emulazione del danno erariale già subito per anni dall’ente con la “costante” condanna in merito ai ricorsi dei famosi “photored”.
I cittadini prima di tutto. La questione TARES non ha un colore politico, la questione TARES deve essere risolta.
Ecco perché nella prossima settimana cercheremo di essere i promotori di un incontro con tutte le forze civiche e politiche che, come noi, quotidianamente si stanno prodigando ad affrontare questa calda e difficile tematica, convinti che urge un’intesa comune necessaria a portare avanti il nostro unico obiettivo: il bene della nostra città.
Paolo Ferrara: “son convinto dell’adesione in massa a questa proposta di aggregazione necessaria ad affrontare in modo unitario le scellerate scelte della triade commissariale. Già nella prossima settimana la prima convocazione. Eventuali non adesioni confermerebbero invece possibili azioni di comodo di soggetti volti solo ad una propaganda populista e millantatoria”.