Criminalità Reggio: il bilancio della Questura

Reggio Calabria Cronaca

L’impegno profuso dalla Polizia di Stato in occasione delle festività natalizie, come ogni anno, si concretizza con il piano predisposto dal Questore di Reggio Calabria, Guido Nicolò Longo, che prevede l’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio già in atto, con l’impiego di numerosi equipaggi sia in Città che in Provincia, quale ulteriore forte impulso ad una azione già positivamente svolta nel corso di tutto l’anno 2013.

Ed è proprio da ritenersi decisamente positivo il bilancio dell’attività espletata dalla Polizia di Stato reggina, che è stata ed è tutt’ora fortemente impegnata in tutti i settori della prevenzione, con particolare riguardo alla gestione dell’Ordine Pubblico, caratterizzato da numerose manifestazioni di protesta acuite dalla contingente crisi economica, del controllo del territorio attraverso i positivi risultati nel contrasto alla criminalità c.d. “diffusa”, nonché quello della lotta alla criminalità organizzata, con il raggiungimento di eccellenti risultati, così rispondendo alla sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte della cittadinanza.

Nel 2013 sono state arrestate dalla Polizia di Stato in Provincia di Reggio 548 persone e ne sono state denunciate a piede libero 1805.

Rilevante è anche il dato relativo ai sequestri e alle confische dei beni nei confronti della criminalità organizzata, ammontante ad un valore complessivo di 31.000.000,00 di euro. Sono stati inoltre sequestrati, nel corso di diverse operazioni, complessivamente 835 kg. circa di sostanza stupefacente. A questo proposito appare interessante ricordare il maxi sequestro di cocaina, ben 195 kg., operato dalla Squadra Mobile presso il Porto di Gioia Tauro il 5 maggio u.s., a seguito della perquisizione di un container trasportato da un cargo proveniente dal Sud America.

Incessante è stata l’attività svolta dalla Squadra Mobile e dai 9 Commissariati Distaccati di P.S. della Provincia nei confronti delle cosche della ‘ndrangheta concretizzatasi in ben 28 operazioni di polizia, di cui 10 finalizzate alla cattura di altrettanti pericolosi latitanti. Tra le più importanti indagini svolte, quelle sfociate nelle operazioni denominate: “Dog Ville”, svolta dalla Squadra Mobile e dai Commissariati di Siderno e Bovalino, nei confronti di 5 persone indagate per i delitti di estorsione, riciclaggio ed usura aggravati dall’aver agevolato la cosca di ‘ndrangheta denominata Belcastro-Romeo, operante nel comprensorio di Sant’Ilario dello Ionio;

“Slovacchia”, svolta nei confronti di 5 soggetti, che avevano costituito un gruppo criminale transnazionale dedito alla perpetrazione di gravissime fattispecie delittuose, quali il traffico internazionale di armi, lo sfruttamento della prostituzione di giovani donne dei paesi dell’est europeo, nonché il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina;

“Xenopolis”, nei riguardi di 7 esponenti di spicco delle cosche di ‘ndrangheta degli Alvaro ed Italiano, operanti rispettivamente nei territori di Sinopoli (RC) e Delianuova (RC), ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso ed intestazione fittizia di beni;

“Griffe” nei confronti di 23 soggetti ritenuti responsabili di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish. L’indagine permise di disarticolare una pericolosa organizzazione criminale transnazionale, con base operativa nella Piana di Gioia Tauro, che provvedeva ad importare dalla Francia ingenti quantitativi di cocaina e hashish che venivano successivamente smerciati in altre regioni italiane;

“Tatoo” nei confronti di 5 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, favoreggiamento e ricettazione, delitti aggravati dalla finalità di agevolare le attività delle associazioni mafiose di ’ndrangheta degli Zindato- Borghetto- Caridi, operante in Reggio Calabria, nei quartieri San Giorgio Extra, Modena e Ciccariello;

“Fiore” nei confronti di 7 soggetti esponenti della cosca di ‘ndrangheta dei Gallico, operante a Palmi (RC) ed in altre parti d’Italia. Nello specifico, tre dei soggetti, sono stati accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione ed usura.

Giova ricordare, altresì, la cattura di Domenico Leotta (GUARDA IL VIDEO), ritenuto elemento di spicco del clan Pesce di Rosarno; Sebastiano Strangio, appartenente alla omonima famiglia di San Luca contrapposta a quella dei Pelle-Vottari. Il predetto Strangio è il fratello di Maria uccisa a seguito di un agguato di tipico stampo mafioso avvenuto a San Luca nel dicembre 2006 nella cd. “Strage di Natale”, in cui vennero feriti anche altri suoi parenti;

Domenico Trimboli (GUARDA IL VIDEO), pericoloso trafficante di stupefacenti internazionale affiliato al sodalizio Cua – Rizieri operante in Platì e Natile di Careri, avvenuta in Colombia presso la città di Medellìn, latitante inserito nell’elenco dei più pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno;

il noto Pietro Labate dell’omonima cosca soprannominata “ti mangiu” del quartiere “Gebbione” di Reggio Calabria, catturato nel cuore del suo feudo a seguito di un tentativo rocambolesco di sottrarsi all’arresto ad opera degli uomini della Squadra Mobile reggina;

Francesco Nirta figlio di Giuseppe Nirta, alias “’U Versu”, “capobastone” dell’omonima famiglia, sorpreso all’interno di un appartamento a Nieuwegwin (NL), cittadina olandese sita nel distretto di Utrecht e trovato in possesso di ben 40 kg di cocaina, nonché condannato alla pena dell’ergastolo perché ritenuto responsabile dell’omicidio in pregiudizio di Pizzata Bruno;

Giovanni Franco (GUARDA IL VIDEO), 66 anni, pericoloso latitante della ‘ndrangheta, sorpreso in una quartiere residenziale alle porte di Antibes, rinomata località balneare della Costa Azzurra, mentre si trovava nel giardino di una villa, ove aveva trovato rifugio;

infine il noto Antonino Logiudice, ex collaboratore di giustizia, ritenuto responsabile della campagna di attentati in danno della Procura Generale e del suo massimo esponente, il Procuratore Generale Dott. DI Landro, sorpreso dopo una assiduo lavoro di ricerca all’interno di un appartamento del quartiere “Vito” di Reggio Calabria.

Inoltre ad un totale di 26 persone segnalate all’autorità amministrativa, si aggiungano 123.376 persone controllate con 2.787 contravvenzioni al codice della strada elevate nell’ambito dei controlli disposti in occasione dei fine settimana e finalizzati alla prevenzione degli incidenti stradali.

Con compiti di “cabina di regia”, infatti, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha assicurato il monitoraggio dei vari dispositivi territoriali, garantendo un efficace servizio di prevenzione e controllo del territorio anche nelle aree portuali, del litorale cittadino e dello scalo aeroportuale, attività particolarmente incrementata in occasione delle festività che vedono detti luoghi caratterizzati da un cospicuo aumento delle presenze di viaggiatori di ritorno in Calabria.

Oltre ai positivi risultati ottenuti nel campo della prevenzione e repressione dei reati, significativo è stato l’impegno profuso dalla Polizia di Stato reggina, sotto la guida del Questore della Provincia dott. Guido Longo, al fine di assicurare l’Ordine Pubblico ed il diritto di manifestare, costituzionalmente garantito, dei cittadini. Le numerose vertenze che hanno caratterizzato la nostra Provincia, tra tutte quelle relative ai lavoratori della Multiservizi, della Leonia, della GDM, i dipendenti del Comune di Reggio Calabria, i lavoratori del comparto LSU/LPU e tanti altri, infatti, hanno impegnato con grande sforzo non solo il personale della Questura di Reggio Calabria, in primis la D.I.G.O.S., ed i funzionari preposti dal Questore ai relativi servizi che con grande impegno e pazienza hanno svolto spesso il ruolo di mediatori dei conflitti sociali, bensì anche i professionisti dell’Ordine Pubblico del XII Reparto Mobile, di tutte le altre Forze di Polizia nazionali e locali poste a disposizione del Questore e gli uomini del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.

Per ultimo, ma non per importanza, la gestione dei numerosissimi ed a volte tragici sbarchi di migranti lungo le coste ioniche e presso il Porto cittadino. L’impegno profuso dalla Polizia di Stato collaborata dalle altre Forze di Polizia nazionali e locali, il grande spirito di sacrificio ed umanità che ha contraddistinto l’opera di accoglienza prima e di identificazione e gestione poi dei migranti provenienti per lo più da zone di guerra, ha consentito di garantire sempre e comunque l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nella nostra provincia.

Il Questore della Provincia di Reggio Calabria ed i suoi uomini presenti in tutte le articolazioni e specialità della Polizia di Stato, assicurando sempre il massimo impegno in direzione di una sempre maggiore sicurezza reale e percepita, nel rivolgere a tutti i cittadini la necessaria raccomandazione di utilizzare, per festeggiare il nuovo anno, esclusivamente artifici pirotecnici stabiliti dalla normativa e quindi non pericolosi, augura alla Città ed alla Provincia tutta, un sereno Natale ed un felice anno nuovo.