Arrestato in Francia il latitante Giovanni Franco
Giovanni Franco, 66 anni, considerato elemento di spicco della cosca di 'ndrangheta dei Barreca è stato arrestato in Francia, ad Antibes, dalla squadra mobile della polizia di Reggio Calabria su coordinamento dello Sco. Il latitante - su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso nel 2012 e che deve scontare una condanna a 11 anni e 4 mesi di carcere per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti - è stato rintracciato dopo una complessa attività operativa svolta tra Italia e Francia.
12:20 | IL RIFUGIO IN UNA VILLA DELLA COSTA AZZURRA
Franco, indicato come esponente di spicco della cosca Barreca operante nella zona sud di Reggio Calabria, è stato sorpreso nella giornata di ieri, intorno alle ore 11, in un quartiere residenziale alle porte di Antibes, rinomata località balneare della Costa Azzurra, mentre si trovava nel giardino di una villa, dove aveva trovato rifugio. La localizzazione del ricercato è stata possibile grazie a una serie di servizi di osservazione e pedinamento svolti in piena collaborazione tra la Squadra Mobile di Reggio Calabria, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e il dispositivo investigativo allestito dalla Polizia francese. Ottenuti consistenti elementi sulla presenza del latitante calabrese all'interno della villa situata alla periferia di Antibes, è stato predisposto un blitz con l'impiego di numerosi uomini e mezzi che ha sortito gli esiti sperati da lungo tempo. L'excursus criminale di Franco risale alla fine degli anni '70. L'uomo annovera condanne passate in giudicato per emissioni di assegni a vuoto, ricettazione, evasione, falsi in genere, porto abusivo e detenzioni d'armi, favoreggiamento ed estorsione.
I collaboratori di giustizia Giacomo Lauro e Filippo Barreca lo hanno indicato come esponente di spicco e affiliato della cosca Barreca operante nel quartiere Pellaro di Reggio. Negli anni seguenti, secondo gli inquirenti, Franco è stato coinvolto a pieno titolo in vicende giudiziarie relative ad un traffico di sostanze stupefacenti. Nel 2003 si era reso irreperibile, per costituirsi l'anno successivo, a seguito di un'ordinanza diu custodia cautelare emessa a suo carico il 7 novembre 2003 dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione "Marine", scaturita dalle indagini condotte dai ROS dell'arma dei Carabinieri e coordinate dalla locale Direzione Investigativa Antimafia sul traffico di sostanze stupefacenti operato dalle cosche mafiose della provincia. Nonostante la sua condizione di latitanza, Franco aveva continuato a gestire i propri affari illeciti. Nel 2007 era stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Chalo Nera" condotta dai Carabinieri, a carico di 19 persone ritenute responsabili di aver fatto parte di un'organizzazione dedita alla vendita, offerta, cessione, commercio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina e hashish. Per tale vicenda Franco è stato condannato con sentenza passata in giudicato, dalla quale è scaturito il provvedimento giudiziario che ha determinato la sua latitanza. L'ormai ex latitante sarà estradato in Italia dopo l'espletamento delle procedure internazionali curate dall'autorità giudiziaria procedente.
Franco non ha opposto resistenza e ha esibito ai poliziotti francesi un documento di identità intestato a un parente. Il particolare è stato reso noto dal dirigente della Squadra Mobile reggina, Gennaro Semeraro, durante una conferenza stampa tenuta stamane in Questura, alla presenza dei colleghi dello Sco. "Negli anni Ottanta - ha ricordato Semeraro - nella stessa località balneare si era nascosto, durante la sua latitanza, il boss Paolo De Stefano". Il questore Guido Longo ha spiegato che gli inquirenti erano sulle tracce di Franco da oltre un anno "e non è stato facile - ha sottolineato - prenderlo". La paziente attività investigativa si è conclusa ieri, quando gli agenti hanno fatto irruzione nella villa al cui interno era stato individuato. (Agi)