“Locale” di Pellaro, scatta il sequestro ai beni di Giovanni e Paolo Franco

Reggio Calabria Cronaca

I Carabinieri di Reggio Calabria, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla I Sezione della Corte di Appello di Reggio Calabria, su proposta della Procura Generale, hanno proceduto al sequestro beni ai fini della confisca, per un valore stimato di circa 5 milioni di euro, riconducibili al patrimonio di Giovanni Franco, 69 anni, e del nucleo familiare, tra cui il figlio Paolo, 37 anni.


Entrambi sono attualmente detenuti e ritenuti appartenenti alla locale di ‘ndrangheta che opera nella frazione di Pellaro. Padre e figlio vennero arrestati 16 gennaio del 2007 per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti nell’ambito dell’operazione “Chalonero”. Giovanni, è stato condannato alla pena di 11 anni e 4 mesi di reclusione per il reato associativo con una sentenza definitiva della Corte di Appello di Reggio, nel maggio 2010, divenuta poi irrevocabile il 16 febbraio del 2012; Paolo, nell’ambito dell’operazione “Antibes”, il 25 gennaio scorso è stato invece sottoposto a fermo di indiziato del delitto di associazione di tipo mafioso, con la contestazione di aver gestito la precedente latitanza del padre.

Il provvedimento di oggi scaturisce dalle risultanze investigative patrimoniali eseguite dal Reparto Operativo dei Carabinieri che avrebbero accertato delle presunte illecite accumulazioni patrimoniali. Il sequestro ha riguardato le quote della società “Lido Sogno di Paolo Franco”, un bar, ristorante, pizzeria a Motta San Giovanni; le quote della società “fratelli Franco Group”, cooperativa agricola che si occupa di colture miste viticole, olivicole e frutticole, con sede a Reggio Calabria; l’impresa individuale “Franco Demetrio”, un bar situato lungo la statale 106, a Pellaro, s.s.106; prodotti finanziari riconducibili ai patrimoni aziendali.