‘Ndrangheta: maxi sequestro di beni da 420 milioni di euro

Reggio Calabria Cronaca

La Guardia di finanza di Reggio Calabria e dello Scico di Roma, stanno procedendo al sequestro di beni mobili, immobili, attività commerciali e disponibilità finanziarie per circa 420 milioni di euro a carico di potenti cosche della ‘ndrangheta che operano nella provincia reggina.

Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura della Repubblica, avrebbero messo in risalto una rilevante sperequazione tra i redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale registrato, negli ultimi quindici anni, nei confronti di 40 persone ritenute essere affiliate alle più pericolose cosche della ‘ndrangheta. La complessa attività di ricostruzione effettuata dai finanzieri avrebbe consentito, alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, di emettere i provvedimenti di sequestro e la cui esecuzione permetterà di sottrarre ai soggetti un ingente patrimonio considerato come “illecitamente accumulato”.

h 9:23 | L’ingente sequestro di patrimonio mobiliare, immobiliare e societario, avvenuto in pregiudizio dei locali di Africo e Marina di Gioiosa Jonica, apparterrebbe, in particolare, alle cosche Aquino e Morabito.

L’inchiesta, avviata nell’ambito dell’Operazione “Metropolis”, aveva già consentito, il 05 marzo 2013, di scomporre - con l’arresto di 20 soggetti per i reati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e reimpiego di capitali illeciti - le due potenti cosche dominanti sulla costa ionica del territorio calabrese.

Le investigazioni avevano consentito di accertare come le cosche Morabito ed Aquino, attraverso un’articolata e complessa rete di società italiane ed estere, fossero riuscite a garantirsi, con la forza dell’intimidazione mafiosa, la gestione, il controllo e la realizzazione di decine di importanti e noti complessi immobiliari turistico-residenziali, ubicati nelle più belle aree balneari della Regione Calabria.

Nel mese di marzo 2013, la locale D.D.A. delegava il Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, il Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e il Gruppo di Locri, l’esecuzione di mirate indagini patrimoniali, nei confronti dei soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi nonché nei confronti dei rispettivi nuclei familiari e di persone fisiche, prestanomi e società all’uopo individuati e riconducibili - a qualsiasi titolo - ai predetti soggetti.

L’esito dei riscontri, unitamente alla laboriosa comparazione con gli elementi infoinvestigativi - emersi dalle indagini tecniche - ha consentito di individuare alcuni prestanomi e/o soggetti utilizzati strumentalmente all’illecito arricchimento dei sodali e quindi delle due locali di ‘ndrangheta.Tra l’altro, scelta investigativa particolarmente incisiva si è rivelata la predisposizione ed acquisizione delle tavole ortografiche e fotogrammetrie satellitari su tutti i beni immobili oggetto di investigazione.

Successivamente, attraverso un’accurata rielaborazione, sono stati confrontati i numerosissimi dati acquisiti, mettendo in risalto l’aspetto della sperequazione tra redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale accertato, per poi procedere ad una nuova e definitiva analisi contabile, che ha consentito di evidenziare un eccezionale arricchimento patrimoniale dei soggetti attenzionati, realizzato nel corso degli ultimi quindici anni.

La complessa attività di ricostruzione effettuata dai tre Reparti del Corpo ha portato la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ad emettere i provvedimenti di sequestro eseguiti in data odierna con i quali si è sottratto alla ‘ndrangheta un patrimonio illecitamente accumulato tra beni mobili, immobili, attività commerciali e disponibilità finanziarie, ed investito principalmente nel settore turistico-alberghiero.

In particolare, è stato eseguito il sequestro di capitale sociale, quote societarie e del patrimonio aziendale delle seguenti aziende:

- METROPOLIS 2007 S.r.l. di Bianco, nel reggino;

- CA.GI.MM. S.a.s. di Daniele Scipione & C. di Bovalino, nel reggino;

- CORSILOPE ITALIA S.r.l. di Reggio Calabria;

- BELLA CALABRIA 2005 S.r.l. di Bianco, nel reggino;

- B.C. IMMOBILIARE S.r.l. di Bianco;

- ISCA DREAM S.r.l. di Isca sullo Jonio, nel catanzarese;

- LAGANO COSTRUZIONI S.r.l. di Isca sullo Jonio;

- R.D.V. S.r.l. di Roma;

- VECO COSTRUZIONI S.r.l. di Roma;

- F. & C. S.r.l. di Brancaleone;

- LA ROSA DEI VENTI di Cuppari Alessandro & C. S.a.s. di Brancaleone;

- HIT STORE S.a.s. di Antonio VALLONE & C. di Marina di Gioiosa Jonica;

- OPEN SPACE ONE S.a.s. di VALLONE Antonio & C. di Bovalino.

Inoltre, sono stati sequestrati: 7 veicoli commerciali, 7 autovetture di lusso e tutti i conti correnti e disponibilità finanziarie intestati o riconducibili ai soggetti attenzionati, per un valore stimato di circa 420 milioni di euro.