Infiltrazioni nei lavori del porto di Le Castella, il Comune nomina una commissione d’indagine
La giunta comunale di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, riunitasi per l’ultima seduta del 2013 lo scorso 30 dicembre, ha discusso la richiesta per la nomina di una commissione consiliare d’indagine che riguarda il progetto esecutivo dei lavori di costruzione, ammodernamento e ampliamento delle banchine del porto di Le Castella, per un costo complessivo di 1,5 milioni di euro.
Il progetto, finanziato per intero dalla Regione Calabria con i fondi del programma operativo Fep 2007/2013, era stato appaltato nel dicembre del 2012 all’azienda “Icem srl”. Dopo la comunicazione del 5 dicembre scorso, contenente la nota riservata della prefettura di Latina, pervenuta al sindaco e con la quale è stata disposta l’interdizione dei rapporti con la ditta appaltatrice, in quanto sarebbero stati ritenuti sussistenti dei “tentativi di infiltrazione mafiosa”, il primo cittadino di Isola ha inviato la nota ad Antonio Otranto, “con l’invito espresso - affermano dal Comune - ad attuare tutti i provvedimenti necessari a tutela dell’ente”.
Al termine della giunta, alla presenza del segretario Antonino Errico, è stato deliberato - con votazione favorevole e unanime - la costituzione di una commissione consiliare di indagine per verificare la correttezza dell’azione amministrativa e le eventuali responsabilità di quanti, in nome e per conto dell’Ente, hanno svolto incarichi professionali, gestionali e di controllo nella esecuzione dell’opera per “porre in essere - proseguono dall’Ente - ogni opportuna azione a tutela dell’Ente, della sua immagine e del suo patrimonio”. Il Consiglio comunale, nell’ambito della sua autonomia organizzativa e funzionale, è stato inoltre invitato “a valutare ed a definire la composizione, i poteri e le modalità di funzionamento della commissione”.