Strongoli: successo per “la celebrazione del Presepe vivente”
Ha riscontrato un enorme successo "la celebrazione del Presepe vivente" che si è tenuta a Marina di Strongoli domenica 29 dicembre 2013.
Nei pressi della Chiesa di Santa Teresa d’Avila, intorno alla “Grotta”, in viale Macaone, come per incanto si sono spente le luci e la marina si è illuminata con il chiarore delle torce, dei bracieri e dei fuochi, con le musiche della tradizionale zampogna; qui i quartieri e le contrade hanno allestito 10 capanne che hanno fatto rivivere l'atmosfera dell'epoca, con le locande, la preparazione dei cibi e dei dolci tradizionali, le botteghe degli artigiani, e l’arrivo dei Re Magi.
L’evento è stato organizzato dalla Parrocchia di Santa Teresa d'Avila con la Pro-Loco di Strongoli, con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Strongoli, e con la collaborazione delle associazioni Misericordia e Organizzazione Europea Vigili del Fuoco Volontari Protezione Civile di Strongoli, i Cavalieri di Resisti Strongoli e la comunità di marina di Strongoli.
La naturale rappresentazione del luogo, curata in ogni particolare, è stata per marina di Strongoli una culla quanto mai appropriata per un evento che ha visto la collaborazione corale della sua intera comunità. Nel set sono stati presenti 250 personaggi (attori), mentre dietro le quinte un considerevole numero di persone (circa 300).
Una calda atmosfera è ruotata intorno al momento di festa, di condivisione e di integrazione sociale con una delle locande allestita dai “fratelli” immigrati del centro di accoglienza di Crotone.
Nelle capanne scorre la vita del Presepe vivente che al passaggio di Giuseppe (Salvatore Mascaro) e Maria (Maria D’Urso) si immobilizza e ricorda le tribolazioni nel chiedere alloggio per far nascere il loro bambino accompagnati nel percorso da Luigi Stabile e Gaetano Filomena con il suono e la melodia della zampogna e dalla “cerameddra”. Maria e Giuseppe, incontrando la gente ed i mestieri, si sono visti rifiutare un rifugio caldo e confortevole (con dialoghi e riflessioni in dialetto strongolese); Gesù (alternato nella grotta dai 2 piccoli bambini: Andrea Pio Gallello e Desirè Mauro) nasce in una povera magiatoia “al freddo ed al gelo” tra un vero bue ed un vero asinello. Non sono mancati i tre Re magi (Pino Ceraudo, Graziano Fedele e Durante Domenico).
La manifestazione ha avuto una cabina di regia per la sua organizione composta da: Don Massimo Sorrentino, Stefania Leotta e Beatrice Mammolenti della Parrocchia di S. Teresa d’Avila, Sergio Bruno della Pro-Loco di Strongoli e Zina Lobello del gruppo MASCI.
A conclusione dell’evento, Stefania Leotta ha descritto gli obiettivi della manifestazione: “la preparazione dell’evento è stata improntata si tre fasi: il ricordo della Notte Santa e del cammino di maria e Giuseppe prima di arrivare alla capanna, il messaggio attualizzato con riflessioni curate da Beatrice Mammolenti sui problemi familiari, sociali e culturali della società moderna, ed infine l’offerta nel senso di apertura a Gesù. Le scene si sono incentrate su due punti di vista, le “Locande” ambientate all’epoca di Gesù che rappresentano il rifiuto di accogliere la Sacra Famiglia, e le “Capanne” ambientate nel 900 che rappresentano accoglienza simboleggiata dai doni preparati per Gesù bambino. Ogni giorno ognuno di noi può scegliere di essere Locanda (accoglienza) o Capanna”.