Maltrattamenti: marito violento arrestato a Isola Capo Rizzuto
I Carabinieri della Stazione di Isola di Capo Rizzuto, nella serata di ieri, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un 28enne operaio rumeno, residente ad Isola, resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e del figlio minorenne convivente.
In particolare, nel pomeriggio di ieri, la moglie 27enne, sempre di origine rumena, si era presentata presso la Stazione dei Carabinieri, ove impaurita e tremante, e con in braccio il proprio figlio di soli due anni, aveva riferito di essere stata violentemente aggredita con schiaffi e pugni, dal proprio compagno, mostrando ai militari i segni visibili di escoriazioni presenti sul volto e riferendo che lo stesso avrebbe colpito anche il piccolo di due anni, rivolgendole inoltre pesanti minacce di morte qualora avesse denunciato l’accaduto ai Carabinieri.
La donna ha raccontato che i comportamenti violenti sarebbero iniziati da circa tre anni, per lo stato di alterazione dovuta all’abuso di alcol in cui si trovava spesso il marito. Ha raccontato di essere stata spesso colpita con schiaffi e pugni anche in presenza del figlio appena nato, cagionandole in differenti occasioni diverse ferite per le quali non avrebbe mai fatto ricorso a cure mediche per timore di ulteriori ripercussioni, stante anche le minacce ricevute qualora avesse denunciato le violenze patite.
Proprio alla luce della personalità violenta del marito, la donna avrebbe sempre evitato di sporgere denunce sperando che la nascita del figlio potesse in qualche modo farlo desistere dal porre in essere tali maltrattamenti.
La situazione sarebbe ulteriormente e definitivamente peggiorata da circa due mesi ovvero da quando l’operaio avrebbe perso il lavoro; tale situazione lo avrebbe infatti portato ad essere sempre più spesso in stato di ubriachezza e di conseguenza ad essere ancora più violento ed aggressivo.
L’ultimo episodio in ordine di tempo sarebbe accaduto nel pomeriggio di ieri: la donna dopo aver fatto rientro a casa, ed accortasi che il compagno anziché far riposare il bambino come consuetudine giornaliera lo aveva portato con lui in campagna, lo avrebbe contattato telefonicamente chiedendogli di rientrare affinché il piccolo potesse dormire; ed è in quel frangente che il marito giunto in casa, solo per il fatto di essere stato ripreso, avrebbe dapprima urlato, poi le avrebbe strappato la maglia che aveva in dosso ed infine, non curante che la donna avesse il bambino in braccio, la avrebbe percossa con schiaffi e pugni al volto provocandole un vistoso ematoma sotto l’occhio sinistro, colpendo nell’occasione anche il bambino al polso sinistro.
A seguito dei colpi ricevuti, la donna avrebbe perso conoscenza e sarebbe stata soccorsa da una sua connazionale. È in quel momento, che, dopo aver ripreso i sensi, avrebbe maturato la convinzione di recarsi dai Carabinieri a porre fine all’incubo in cui suo malgrado si era venuta a trovare.
Alla donna, accompagnata con il figlio presso l’ospedale di Crotone, è stato diagnosticato un ematoma escoriato all’occhio sinistro con una prognosi di 7 giorni mentre al bambino un trauma ad un polso ed ad una mano guaribili in 5 giorni.
L’arrestato, su disposizione dell’autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso il carcere di Crotone.