“Secessione” in salsa calabrese: tre comuni cosentini vogliono l’annessione alla Basilicata
Propositi “secessionisti” in salsa calabrese per tre comuni del cosentino, Praia a Mare, Tortora e Aieta che paventano la volontà di staccarsi dalla Calabria per passare sotto la “gestione” della regione Basilicata.
Queste le intenzioni del comitato civico Passaggio a Nord Ovest, costituitosi di recente proprio per avviare le procedure previste dalla legge per ottenere un obiettivo di cui, nell'Alto Tirreno cosentino, pare si discuta da alcuni anni.
Sabato prossimo, 11 gennaio, alle 19, intanto, è stato fissato dai responsabili del Comitato proprio un incontro nella sala consiliare del Comune di Tortora a cui sono stati invitati amministratori della Provincia di Potenza e dei tre comuni interessati alla vicenda. Il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò e quello di Tortora, Pasquale Lamboglia, pare siano propensi all’adesione al progetto e nel corso dell’appuntamento di sabato si lancerà una petizione, già avviata dal Comitato e che, almeno secondo i loro primi riscontri, pare proceda in modo proficuo, almeno per quanto riguarda i territori di Praia e Tortora. Scopo della petizione, naturalmente, è quello di arrivare nei tre comuni alla metà più uno degli aventi diritto al voto in modo che i rispettivi Consigli comunali siano costretti a deliberare per chiedere un referendum, come previsto dall'articolo 132 della Costituzione italiana.
I promotori del passaggio alla regione Basilicata giustificano la loro pretesta col depotenziamento del territorio, come ad esempio la chiusura di ospedali e tribunali: l’annessione alla Basilicata, a loro dire, dunque, porterebbe evidenti vantaggi alla popolazione oltre che nei settori della sanità e giustizia, anche in quelli delle piccole e medie imprese e delle categorie svantaggiate.