Collana di perle, premiati i poeti emergenti

Vibo Valentia Attualità

Nella splendida sala rotonda del Lido degli aranci, nel vibonese, si è svolta la serata di presentazione delle antologie poetica Collana Di perle e Voci di Conchiglia, dove la Demurtas ha selezionato poeti emergenti con elevate qualità espressive.
In concomitanza con la serata si è svolta la premiazione del concorso "Fior Di Loto" indetto dall'associazione Nicura Onlus e per il quale la poetessa -pittrice ha realizzato i primi tre quadri dei premi. Il concorso è stato diviso in tre sezioni: poesia, prosa e arti figurative, inizia con la premiazione dei poeti in erba al Sistema Bibliotecario Vibonese e termina con la premiazione dei poeti emergenti al Lido degli Aranci. La serata ha avuto inizio con l'esposizione dei quadri di Nicola De Luca. Anima della serata la professoressa Sandra Genco, amante dell'arte e della cultura, che nota da subito le doti di Sonia Demurtas proponendole di fare parte della Fidapa, con la quale propone l'opera prima della scrittrice al Brancaccio di Roma in una serata di letteratura. Nella sala rotonda del Lido, vari poeti hanno dato voce al loro sentire più profondo, dimostrando che l'uomo riesce ancora ad emozionare attraverso la poesia, spicca fra tutti Giusi Contrafatto che dopo avere pubblicato in "Voci di Conchiglia" realizza sotto la guida della Demurtas e di Santoro il libro dal titolo "Forza D'Ali". Ha relazionato sui linguaggi multipli della poesia lo studioso Vibonese Pino Cinquegrana, spaziando da Garsia Lorca a LuKàcs, da Borderline a Keatz. Cinquegrana ha parlato di "mondi espressivi, forme, ritmi che danno, nell'intera opera, l'intimità del silenzio, uno spazio-tempo che permette ad ogn'uno di entrare in contatto con i propri desideri, il proprio sogno, i propri dolori, e le proprie angosce" aggiungendo che "nei lavori
della Demurtas si legge di storie che si spezzano e si ricompongono in una sorta di intersecazione di linguaggi, specialmente nella parte narrativa nella quale si entra, per dirla con il sociologo Jedlowsky, in un sentirsi qui e pure altrove".