Cutro, Arabia e Tambaro sulla gestione della macchina amministrativa
“Sono ormai due anni che le svariate richieste di fissare regole certe e precise sulla gestione della cosa pubblica cadono nel dimenticatoio di un’azione amministrativa caratterizzata più di prima dal personalismo, dall’accentramento di una Giunta Comunale che ha trovato evidentemente la quadra, dall’arroganza di chi pensa di gestire la cosa pubblica come se fosse a casa propria”. E’ quanto scrivono Luigi Arabia e Massimo Tambaro, consiglieri comunali di Cutro.
“Dopo le inutili ed estenuanti richieste di regolamentare la gestione della macchina comunale – continua la nota - attraverso il lavoro delle Commissioni Consiliari, con l’approvazione condivisa e partecipata dei vari regolamenti: TIA prima e TARES dopo, Tassa di Soggiorno, Acqua, Trasparenza, Occupazione Suolo Pubblico, Commercio Ambulante, PSC, Servizi Sociali e Aiuti Economici, ecc., ecc., l’amministrazione comunale pensa di disporre delle proprietà comunali come se fossero loro proprietà.
Ed infatti, con Delibera di Giunta n. 196 del 20.12.2013, pubblicata il 2.1.2014, la Giunta Comunale ha deliberato il fitto di un terreno di proprietà comunale senza che il Comune di Cutro: a) si sia dotato di Regolamento Comunale per la disciplina dell’uso e dell’affitto dei terreni di proprietà comunale, b) abbia, in assenza di regolamento, portato il punto in Consiglio Comunale; c) abbia proceduto a pubblicare regolare bando di interesse pubblico, in modo da far partecipare agricoltori o aziende interessate ad acquisire terreni comunali in fitto, utili magari per la giustificazione titoli AGEA.
Nel caso particolare, l’atto riguarda il fitto di terreni agricoli, accatastati come Pascolo Arborato, per una estensione complessiva di Ha 46.88.90 ed un canone complessivo di € 300,00 annui, senza nulla valere, dal punto di vista delle procedure amministrative, le giustificazioni addotte dalla Giunta circa il merito dell’atto, che addirittura riguarderebbe il rapporto anche per i quattro anni pregressi.
Per le ragioni esposte, i consiglieri Arabia e Tambaro, hanno prodotto, giorno 7 gennaio scorso,formale richiesta di revoca in autotutela della delibera di Giunta n. 196 del 20.12.2013, e ritenendo a questo punto doveroso dover affrontare il tema più generale dei Regolamenti Comunali, utili non solo per definire regole e tempi certi di gestione, hanno chiesto ennesimo incontro all’amministrazione comunale circa l’attivazione delle procedure fino ad oggi disattese”.