Caligiuri (Idv): “insopportabili i nuovi aumenti dei biglietti Amaco”
Da lunedì prossimo i cosentini che dovranno spostarsi all’interno dell’area urbana utilizzando il trasporto pubblico troveranno un’altra sorpresa. Per decisione della Giunta regionale calabrese che, con la delibera n. 468 approvata il 9 dicembre scorso, ha stabilito i nuovi rincari delle tariffe, dovranno, infatti, pagare il biglietto Amaco orario venti centesimi in più e il suo costo passa, quindi, da un euro e dieci centesimi ad un 1 euro e 30 centesimi.
“Una vera e propria stangata - afferma il segretario regionale di Italia dei Valori, Mario Caligiuri - che andrà a pesare sulle tasche ormai vuote dei cittadini, soprattutto di studenti, pendolari, casalinghe ed impiegati costretti a ricorrere ogni giorno e, per più volte al giorno, al servizio di trasporto pubblico locale. Un costo altissimo, soprattutto se si considera che, in soli quattro mesi, il prezzo del biglietto è aumentato del trenta per cento. Senza contare, poi, che circola già la voce che, dal prossimo anno, il biglietto potrebbe subire un ulteriore aumento di 20 centesimi venendo a costare un euro e cinquanta, alla pari di quanto costa il ticket nell’area urbana milanese”.
“Siamo davvero all’assurdo – prosegue Caligiuri - Scopelliti e la sua giunta continuano ad andare avanti nella loro politica dei tagli e dell’aumento delle tasse e dei balzelli come se niente fosse, mentre cresce a vista d’occhio, di giorno in giorno, il numero dei calabresi costretti a fare i salti mortali per riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena. Dopo aver ridotto la sanità al collasso chiudendo diversi ospedali e servizi sanitari territoriali, mettendo a rischio l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e negando ai calabresi la garanzia del diritto costituzionale alla cura e alla salute, questa giunta regionale di centrodestra, incapace ed insensibile, sta ora tentando di negarci il diritto alla mobilità, portando i prezzi dei ticket per il trasporto pubblico alle stelle, vessando le aziende che operano in questo settore attraverso la riduzione drastica dei chilometri finora percorsi e mettendo a repentaglio i pochi posti di lavoro che fino a questo momento queste stesse aziende hanno garantito finora, anche se con qualche sacrificio”.
“I calabresi e i cosentini in particolare - conclude Caligiuri - non sopportano più di dover continuare a pagare le tasse di Irap ed Irpef più alte d’Italia senza avere in cambio nessuna garanzia sui loro diritti fondamentali e, soprattutto, continuando a ricevere un’erogazione dei servizi che è paragonabile solo a quella dei paesi più poveri ed arretrati del mondo. Occorre creare un fronte comune forte, unitario e compatto e mobilitarsi per dire basta ad un governo regionale che ha un unico pregio: quello di aver ridotto la Calabria e, in particolare, la provincia di Cosenza, ad una periferia dimenticata e discriminata, utile per pagare solo nuove tasse e nuovi balzelli”.