Comune Vibo: le posizioni organizzative al vaglio delle forze sindacali
“L’assegnazione delle posizioni organizzative al personale del Comune per la Cisal è un provvedimento che va adottato sulla scorta di un attenta valutazione che riguarda essenzialmente ed in via prioritaria la più piena e moderna riorganizzazione dei servizi dell’Ente. – Si legge in una nota di Filippo Curtosi segretario provinciale aggiunto Cisal - Assegnare, oggi, le posizioni organizzative in un Comune in pieno dissesto finanziario mentre la “casa brucia” significa non tenere conto di quanto è propedeutico mettere in pratica ancor prima, guardando, sopratutto ai supremi interessi di tutta la collettività dei lavoratori comunali.
Ben vengano le posizioni organizzative man non prima di aver riassestato il quadro riorganizzativo ed ambientale. Favorire questo tipo di iniziativa in questo momento è dannoso oltre che inopportuno. La posizione espressa dalla Cisal nel corso dell’incontro di giovedì mattina a Palazzo “Luigi Razza” è di estrema tutela per la salvaguardia degli interessi di tutti i lavoratori comunali e dei servizi.
La Cisal ha inteso proporre la sospensione del provvedimento perché in realtà, alla luce anche di quanto accade sul piano più complessivo sulla grave gestione finanziaria esistente, non è giusto che vengano trascurate altre priorità ancor più utili per salvaguardare in ogni caso agli interessi dei lavoratori e dell’Ente. – Continua la nota - E per priorità intendiamo una seria riorganizzazione dei servizi non più rispondenti adeguatamente alle esigenze della popolazione amministrata e quindi alle normative esistenti; il pagamento dell’approvato contratto integrativo per il 2011; la definizione degli già scaduti contratti per gli anni 2012 e 2013.
Ed ancor più propedeutici, nell’ambito del più generale riassestamento dei servizi , restano la necessità di garantire ai lavoratori la obbligatoria e annuale visita medica di controllo oltre che l’utilizzo del responsabile del servizio per la sicurezza. Così come non bisogna dimenticare che la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori restano aspetti improcrastinabili nell’ambito della migliore riuscita dei servizi. – Conclude la nota - Ci chiediamo anche come si fa a parlare di assunzioni in un quadro così disastroso che merita da parte di chi amministra la cosa pubblica non soltanto una sempre più consapevole presa d’atto che la gestione resta pesante e fortemente penalizzante anche per la città, e non soltanto per i lavoratori, ma un adeguato senso di responsabilità, pari certamente alle gravi difficoltà gestionali esistenti.”