Battaglina, Cgil: no alla discarica, si alla vita, si al lavoro!

Catanzaro Attualità

“A quei cittadini che hanno lanciato l’allarme, che fanno parte dei comitati territoriali “NO discarica Battaglina”, va riconosciuto il merito di essere stati attenti difensori del nostro territorio e di aver stimolato positivamente Istituzioni e cittadini. Vanno ringraziati i tanti cittadini che con spirito volontaristico hanno in queste settimana animato i comitati territoriali e lavorato alla realizzazione della grande manifestazione di giovedì 9 gennaio u.s. a Borgia.

Il NO alla discarica è sacrosanto, condiviso dal sindacato, dalle associazioni ambientaliste, dalle Istituzioni - a partire dai Sindaci del comprensorio - dai cittadini”. E’ quanto scrive la Segreteria Provinciale CGIL Catanzaro - Lamezia

“Siamo tutti convinti che - continua la nota - alla nostra terra ed al nostro popolo, l’ennesima discarica in provincia di Catanzaro non serva, anzi è dannosa e pericolosa. A poco valgono le rassicurazioni in termini ambientali dell’azienda che sta realizzando “l’isola ecologica Battaglina”, la nostra battaglia vuole invertire il modo di intendere la gestione del nostro territorio.

Ora, come sollecitavano i portavoce dei comitati cittadini, c’è bisogno, oltre che continuare a lottare per scongiurare il rischio della realizzazione della discarica, di avanzare delle proposte, facendo in modo che un’opera dannosa si trasformi in un’opportunità.

Il rischio alto è che, una volta bloccati in via momentanea i lavori, si attenda l’annunciata emergenza rifiuti per indebolire la grande rete della solidarietà che i cittadini e le Istituzioni di tutta la provincia di Catanzaro hanno animato e per far “digerire” alle comunità locali la presenza di un’opera che sarà ritenuta, a quel punto, “necessaria”.

Per questo tutti noi, ognuno per la propria parte e per quello che rappresenta, non ci possiamo distrarre.

NON DISTRARCI significa continuare a dire no alla discarica ma non perdere di vista il vero obiettivo della protesta: la richiesta avanzata da tanti cittadini di poter vivere nella propria terra ed essere rispettati; con il proprio lavoro, guadagnandosi il pane dignitosamente.


NON DISTRARCI significa non rassegnarsi, partecipare e rivendicare il diritto al lavoro che ci è dovuto, perché vogliamo fare il nostro dovere di cittadini: lavorare per rendere la nostra vita e la nostra terra migliore, per noi e per gli altri.

Affinché questo accada, dobbiamo credere nella nostra forza collettiva e nella nostra terra.

Non basta dire no ad una discarica se poi chi governa svende il nostro territorio per seguire logiche economiche che ci hanno portato alla crisi occupazionale e sociale dei tempi in cui viviamo.

I messaggi sugli striscioni dei cittadini parlavano chiaro: NON VOGLIAMO I VOSTRI SOLDI, VOGLIAMO LA VITA. In questi anni non è stato così, molte amministrazioni hanno svenduto la nostra terra in cambio di incentivi e finanziamenti da parte delle società che hanno costruito mega impianti fotovoltaici ed eolici.

In pratica con le nostre risorse (incentivi europei e certificati verdi), le grandi aziende finanziano le Amministrazioni Comunali costrette ad affrontare e subire i tagli del bilancio nazionale, lasciando al territorio soltanto i costi e gli impatti negativi dei loro impianti.

Il sistema è così per tutti, sia che lo scopo dell’Amministrazione Comunale e la gestione delle risorse ottenute abbia risposto ai bisogni ed agli interessi dei cittadini sia nel caso abbia alimentato clientele e malaffare.

Accade così anche nelle politiche di gestione della raccolta dei rifiuti. Se si pensa, infatti, quante risorse, europee e nazionali, sono state e vengono tuttora investite per incentivare la raccolta differenziata porta a porta; se si guarda al trend positivo di diffusione della cultura della differenziata tra i cittadini; se i cittadini continuano a pagare tariffe esose (vedi Tares) per i servizi pubblici; l’idea di costruire una discarica nel nostro territorio non ha alcuna logica se non quella di agevolare interessi economici privati a scapito della collettività.

L’unica AZIONE che oggi possiamo mettere in campo per contrastare tutto questo, senza aspettare che siano gli altri ad investire sui nostri interessi (cosa che non capita quasi mai), è invertire questo paradigma dal basso. Possiamo essere noi cittadini artefici del nostro futuro, possiamo essere noi a rivendicare un lavoro dignitoso nella nostra terra.

Per fare questo non abbiamo bisogno di più risorse economiche, di più denaro (non lo si esclude poiché un investimento iniziale per bonificare l’area è essenziale, ma il denaro non deve essere il perno che occorre per rilanciare il nostro territorio) ma di utilizzare al meglio le risorse che abbiamo.

Le risorse presenti oltre all’ambiente, alla qualità dell’aria e dell’acqua, alle fonti naturali di energia, sono anche quelle territoriali ed umane.

Solo se riusciremo a discutere delle proposte in campo per ridare dignità al nostro terrotorio ed alla nostra vita sociale mettendo da parte appartenenze politiche, o esigenze di visibilità dei singoli, allora saremo in grado di vincere questa sfida e di rendere un servizio alla nostra comunità ed a coloro che verranno dopo di noi.

Quello che in questo documento proponiamo è la determinazione di una piattaforma da presentare ai soggetti Istituzionali territoriali ed al Governo. Una sorta di Patto Territoriale, su cui misurarsi e del quale i cittadini dovranno essere protagonisti.

Un patto per il LAVORO, per la difesa della salute pubblica, per la nostra terra, per il futuro e per la vita.

PROGETTO

Costruire nell’area della discarica “Battaglina” un impianto di stoccaggio dei rifiuti differenziati, allo scopo di riciclare direttamente sul posto attraverso delle industrie specializzate.

Bonifica dell’area

Bisogna bonificare e consolidare l’area devastata dai lavori di realizzazione della discarica. Metterla in sicurezza ed adeguarla per la costruzione degli impianti di stoccaggio. (opere da realizzare con Finanziamenti Pubblici)

Gestione

La gestione sarà affidata ad un consorzio misto (pubblico - privato) a prevalenza pubblica formato dai comuni dell’area della fascia jonica che dal Lametino arrivano all’area di Germaneto (Borgia, comune capofila degli altri Enti Locali), da un socio privato (a partire dalla nuova azienda regionale “Calabria Verde”), dai cittadini. Il consiglio di gestione sarà così composto:

- 1/4 comune di Borgia (garantendo maggioranza e minoranza)

- 1/4 dai comuni dell’area (garantendo maggioranza e minoranza)

- 1/4 dal socio privato

- 1/4 dai cittadini

Così facendo le garanzie di una gestione equilibrata, negli interessi della collettività, aumentano. Di fatti i cittadini potranno avere come alleati all’interno del comitato di gestione non solo i propri eletti, ma anche i componenti dei consigli comunali (la maggioranza e la minoranza avranno interesse a garantire una gestione corretta). Il presidente del consorzio sarà espressione della parte pubblica.

Salvaguardia dell’ambiente ed utilizzo delle risorse territoriali

Intorno all’area “Battaglina” sono presenti numerosi impianti fotovoltaici ed eolici. I comuni dovranno lavorare per ridefinire le convenzioni con le aziende produttrici (che potrebbero essere interessate ad entrare nella gestione come soci privati) ed ottenere energia al posto dei soldi. L’energia ricavata servirà per far funzionare gli impianti di produzione.

Inoltre avere un impianto pulito al posto della discarica è conveniente anche per la tenuta dell’ambiente e dei servizi pubblici (lambrette che percorrono le strade al posto di grossi camion significa meno inquinamento, meno costi per la manutenzione e la sicurezza stradale)

Realizzazione di fabbriche a basso impatto ambientale per il riciclo dei rifiuti

Nelle zone industriali che insistono nell’area, si può prevedere la realizzazione di impianti che lavorino per realizzare prodotti riciclati che trattino le materie prime provenienti dallo stoccaggio dei rifiuti.

Lavoro ed occupazione, crescita per tutti.

Lavoro ed occupazione e quindi crescita per tutti. Se questo progetto verrà realizzato sarà da stimolo per nuovi investimenti, quindi per la crescita ed il benessere della collettività. Significa avere come prospettiva quello di mettere in moto le nostre migliori energie, far restare i giovani nella nostra terra, rafforzare il nostro sistema universitario. Ed il benessere che la collettività trattà dalle maggiori entrate fiscali degli Enti Locali inciderà a migliorare la qualità dei servizi pubblici (trasporti, depurazione (bio), sanità).

Per raggiungere questo obiettivo occorre intervenire su alcuni aspetti importanti:

Potenziare le aziende Multiservizi presenti nell’area allo scopo di unificare in un’unica grande azienda il servizio di raccolta e gestione dei Rifiuti e della differenziata. Allo stato attuale esistono sul nostro territorio diverse piccole aziende che non sono in grado di garantire servizi di qualità, a danno della collettività e dei lavoratori che vivono di precarietà. Un’unica grande azienda, gestita dal consorzio dei Comuni, favorisce la riduzione dei costi ed una migliore e più equilibrata gestione dei servizi.

Incentivare la raccolta porta a porta prevedendo la possibilità di affidare il servizio a cooperative sociali per il recupero del disagio socio-sanitario ed educativo.

Le assunzioni dovranno essere rigorosamente gestite attraverso il Collocamento Pubblico con criteri che andranno discussi dai rappresentanti dei lavoratori; si darà priorità alla stabilizzazione del precariato pubblico. Per la qualificazione del personale sarà necessario attivare corsi di formazione specifici, soprattutto per i disoccupati.

Finanziamento

Il finanziamento dell’intero progetto, oltre che dalle quote di gestione che i Comuni dell’area verseranno, dalle entrate fiscali, dalle finanze private, dovrà essere integrato con Fondi Regionali, Nazionali ed Europei.

Democrazia e partecipazione

La proposta, così come le altre che saranno messe in campo, dovrà essere validata dai cittadini. Come è stato detto il Comitato “NO discarica Battaglina” ha avuto più di 7.000 adesioni da parte dei cittadini. Per essere interlocutore credibile ed autorevole è necessario che l’organismo direttivo del Comitato sia eletto democraticamente dagli iscritti. Soprattutto è necessario che, nell’interesse dei cittadini, sia il più autonomo possibile dai partiti e dalle Istituzioni. Basterebbe, quindi, indire le elezioni per la composizione dell’organo esecutivo del Comitato specificandone le incompatibilità: chiunque, cioè, voglia rappresentare i cittadini alla direzione del Comitato non può avere alcun incarico direttivo (anche a livello locale) in sindacati, partiti politici, associazioni e movimenti, non può essere consigliere comunale o rappresentante delle Istituzioni. La sua candidatura in seno al comitato deve essere preceduta dalle dimissioni da altri eventuali incarichi.

Il Patto Territoriale

L’indicazione del patto territoriale come strumento per raggiungere lo scopo indicato nella proposta, è utile ad agevolare e favorire i tempi di realizzazione del progetto. Se i tempi dovessero essere quelli della politica e della macchina amministrativa, il rischio di ritrovarci a rinviare solamente nel tempo la realizzazione della discarica rimarrà alto. Dobbiamo chiedere, invece, al Governo di attivarsi immediatamente con un Disegno di Legge che istituisca lo strumento del Patto (questo al fine di evitare di incappare in autorizzazioni e vincoli di qualsiasi sorta, di normative di contrasto anche nelle procedure di aggregazione dei comuni e delle aziende partecipate) e poi concordare con le Istituzioni la sua realizzazione ed il finanziamento.

Questo è anche un modo per rafforzare la positiva alleanza tra le comunità e le Istituzioni del comprensorio, al fine di renderla veramente funzionale e per migliorare la qualità della nostra vita.

La proposta – conclude la nota - elaborata dalla Segreteria Provinciale della CGIL di Catanzaro, che inviamo alle Istituzioni, alle associazioni ed al Comitato “No Discarica” (con preghiera di darne ampia diffusione tra gli iscritti) non ha lo scopo di rivendicare titolarità di nessun genere; vuole agevolare una discussione comune alla quale tutti concorreranno con pari dignità per integrarla ed arricchirla e, se lo si riterrà opportuno, ad aderirvi, rivendicarla e farla propria”.