Rossano, Terra e Popolo: sull’appalto rifiuti Amministrazione smentita dall’evidenza

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"Lo ammettiamo: di fronte a fatti di una tale evidenza e gravità ci vogliono non poche doti teatrali per avere il coraggio di scrivere che va tutto bene, doti teatrali che, ahinoi, questa amministrazione ha sfoggiato ripetutamente. – È quanto si legge in una nota del Movimento Terra e Popolo di Rossano - È evidente che il nuovo appalto, rispetto a quello fantasma emanato a Luglio, presenta meno servizi, niente porta a porta, niente riciclo, niente isole ecologiche, niente diserbo stradale ed un milione e trecentomila euro in più di spesa.

Se qualcuno è in grado di smentirlo, lo faccia. Oltretutto, visto che evidentemente l'amministrazione ci tiene proprio a fare delle figuracce, aggiungiamo alcuni punti che abbiamo omesso: per esempio che nell'appalto “fantasma” era presente anche la raccolta di rifiuti nelle zone in via di urbanizzazione ed era obbligatoria la pulizia speciale per le gomme da masticare, entrambi i servizi spariti. Se qualcuno è in grado di smentirlo, lo faccia.

Quello che abbiamo sottolineato e che continueremo a sottolineare non è la regolarità o meno della gara, questo compete alla Procura della Repubblica: ci mancherebbe che la gara non fosse stata in regola o che l'appalto non rispettasse la normativa europea!

Quello che sottolineiamo è che l'Amministrazione ha revocato il primo bando per questioni formali e ne ha pubblicato uno completamente stravolto nelle scelte strutturali e politiche, scelte gravissime che penalizzeranno il territorio per i prossimi cinque anni anche quando questa amministrazione sarà soltanto un brutto ricordo.

Non comprendiamo perché nella replica vi sia la firma di un dirigente comunale, in particolare del dott. Le Pera. Noi non abbiamo nessuna intenzione di polemizzare con chi lavora e mette in atto le scelte altrui, ed a decidere se fare il porta a porta o meno non sono i dirigenti comunali ma la classe politica, quindi il Sindaco, gli assessori e gli onorevoli. Per questo invitiamo i dirigenti ad evitare di farsi trascinare ingenuamente in queste imbarazzanti questioni, anche perchè questa specie di classe politica ha dimostrato di essere abilissima soltanto nella ricerca di capri espiatori.

Nel merito siamo sconcertati da quanto abbiamo letto, e consideriamo tutto come posizione del Sindaco che rappresenta l'amministrazione comunale, e non di un funzionario.

Primo: l'aumento del compenso è di circa 250 mila euro, certo, ma all'anno! Significa un milione e trecentomila euro circa alla fine dei 5 anni.

Secondo: siamo scandalizzati dal fatto che siano state le aziende a far notare che il compenso per l'appalto fosse insufficiente. Sarebbe come un cliente che va dal salumiere e gli dice “il prosciutto costa troppo”, lui si ritira nel retrobottega e torna con un prezzo più basso ed un prosciutto migliore. Noi non conosciamo di questi salumieri, ma conosciamo amministrazioni comunali anche peggiori. Le regole del mercato, che spesso noi critichiamo, sono leggermente diverse e siamo certi che la gara non sarebbe andata deserta. Forse era questa la paura dell'amministrazione comunale? Chi ha imposto la revoca?

Terzo: ci fa piacere che, qualora i parametri per la raccolta differenziata non vengano rispettati (cosa praticamente certa) ci saranno delle sanzioni per le aziende. Peccato che questa amministrazione comunale non sia in grado neanche di farsi pagare le royalties dovute al comune per le discariche, tra i cui proprietari c'è anche l'azienda che gestisce attualmente la raccolta; peccato che l'ammontare delle sanzioni ci sia stato negato col trucchetto dei 200 euro per estrarre copia degli allegati. A proposito: chi gestisce l'appalto delle fotocopie al comune deve essere miliardario con questi prezzi.

La verità è che questa classe dirigente, con particolare riferimento al Sindaco ed al capitano di questa ciurma di pirati, Giuseppe Caputo, sta costringendo il territorio ad altri 5 anni di emergenza rifiuti per tornare a reclamare nuove discariche nel giardino del vicino, continuando a fare della Calabria e di Rossano la vergogna dell'Europa. Scelte strampalate, costose e ingiustificabili a cui ci opporremo e che tenteremo tenacemente di correggere."