Casapound: Speranza dica pubblicamente chi sono i politici vicino alla mafia
“Non è certamente con la retorica o con le manfrine antifascismo e antimafia che Speranza può pensare di recuperare i consensi persi col suo malgoverno: l’unica realtà che riconosciamo è quella delle idee che diventano azioni”. È questo il commento di Mimmo Gianturco, coordinatore regionale di CasaPound Italia, che risponde alle accuse lanciate dal sindaco di Lamezia e coordinatore regionale di Sel, al congresso del suo partito.
“Il sindaco di Lamezia – dichiara Gianturco – utilizza ancora il solito linguaggio ridicolo della contrapposizione ideologica, puntando il dito contro “i fascisti di Casapound”. La differenza rispetto a noi è esattamente questa: noi non facciamo retorica e guardiamo ai fatti, usiamo un linguaggio attuale e concreto, lui usa un linguaggio vecchio e fumoso; noi siamo il presente e il futuro, Speranza è il passato, come dimostrano appunto due fatti: la fine indecorosa che la sua giunta ha fatto fare al Comune di Lamezia Terme e la bugia sulle sue dimissioni”.
“Chiariamo due cose - sottolinea il responsabile di CPI - il nostro spettro d’azione è ben più ampio rispetto ai complessi di colpa del nostro sindaco: nelle nostre iniziative provocatorie, con tanto di manichini/cittadini impiccati, c’è prima di tutto una crisi che dilaga e uno Stato che non ha dato e non sta dando le risposte che la gente attende. Speranza, da uomo di sinistra e in teoria vicina al popolo, provi a negare questa realtà se in coscienza crede sia giusto farlo.
Provi a difendere i governi delle larghe intese che hanno fatto peggiorare tutti i fondamentali dell’economia, senza riformare strutturalmente nulla del nostro sistema e facendone pagare il conto solo ai cittadini. Ebbene, siamo certi che non potrà negare tutto questo.
È per questo che ci chiediamo perché le cose debbano stare diversamente quando poi si tratta della gestione della sua amministrazione: l’aumento delle tasse è un fatto, le mancate scelte lungimiranti lo sono altrettanto e non basta il taglio di qualche dirigente a dissesto quasi accertato a colmare il vuoto politico e decisionale di questi anni. Non si tratta di “gioco al massacro” ma di fatti. Le sue scelte politiche stanno portando la città alla deriva e l’aumento delle tasse comunali una stretta al collo dei lametini”.
“Infine – conclude Mimmo Gianturco - segnaliamo che l’accostamento tra “i fascisti di Casapound e i gruppi politici vicini alla mafia” è, questo sì, un modo scorretto di fare politica, rispondendo alle contestazioni politiche con la calunnia. Una calunnia che, peraltro, Speranza butta là con leggerezza, omertosamente, senza spiegare di chi o cosa parli precisamente. Il sindaco dica pubblicamente chi sono i politici collusi con la mafia, altrimenti si potrebbe pensare a una copertura o addirittura a una collusione con questi poteri forti”.