“Destinazione mondo” per i giovani missionari
Alla volta dell'America, dell'Asia, dell'Oceania, dell'Africa e dell'Europa. Per essere veri missionari non si può rimanere fermi in un posto. Nel proprio posto. Ma bisogna andare verso “destinazione mondo”. Come lo slogon scelto per la Giornata dei Ragazzi missionari 2014, promossa dal Centro diocesano Missionario diretto dal sacerdote don Giuseppe Fiorenza, e svoltasi il 19 gennaio scorso nell’Auditorium dell’Istituto d'Istruzione Superiore “E. Fermi”, nel quartiere Lido di Catanzaro.
Una giornata all'insegna dell'accoglienza e della gioia di scoprirsi un “gruppo affiatato”, anche quando si proviene da luoghi diversi e non ci si conosce. Ben circa 200 ragazzi hanno indossato i panni del missionario facendo il giro del mondo in un solo pomeriggio. Alla ricerca delle caratteristiche e dei bisogni di ciascun Continente.
Arrivati da Badolato Marina, Davoli Marina, Madonna di Pompei, Borgia, Gagliano, S. Elia, Catanzaro Lido, carichi di entusiasmo, tutti hanno contribuito con un “dono”, un canto, una poesia, un mimo o il racconto di un’esperienza, a rendere l'incontro un momento davvero prezioso e arricchente. Di crescita e conoscenza alla stesso tempo.
Un'intera quarta classe primaria, accompagnata da genitori e insegnante, sono giunti da Badolato Marina per condividere con tutti il loro percorso di preghiera diventato un cammino formativo e di crescita umana, gioia di vivere nella diversità che arricchisce.
Davvero coinvolgente è stato il circo missionario animato dal Movimento Giovanile Costruire dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, che con la sua allegria ha coinvolto tutti, nessuno escluso. Senza dimenticare di lanciare messaggi profondi.
Tra un ballo e un canto, il clima divenuto sempre più familiare ha permesso a Gesù di camminare tra i ragazzi, abbattendo barriere e creando fraternità. Il canto “Gesù che sta passando” si è così tramutato in esperienza concreta e visibile. L'abbraccio di Dio che chiama si è sentito ancora di più nel momento di preghiera, presieduto da Don Pino Silvestre, in cui a tutti i presenti, assorti nel silenzio, è sembrato di toccare il Cielo.
Passando per i cinque Continenti, guidati dalla parola di Dio proclamata, attraverso le immagini della missione, i ragazzi si sono impegnati a sognare senza pensare all'irraggiungibile, ma trasformando la propria vita in qualcosa di nuovo; a lasciare fiduciosi la loro terra per incamminarsi verso la meta che non è un luogo ben definito, ma un incontro sempre nuovo con l’altro; a incontrare il povero, il “diverso”, l’indifeso, l’emarginato, vincendo gli egoismi che caratterizzano la loro esistenza e rafforzando sempre più la loro unione con Gesù; a condividere gli uni con gli altri; a sperare nel cambiamento di tanti coetanei che hanno già perso ogni speranza e annegano nelle futilità.
Pubblicamente hanno assunto l’impegno di mettersi “sulle strade”, nella certezza che queste sono il luogo da cui occorre partire per il loro agire missionario. Come ha fatto Gesù. Che sulla strada ha trascorso la maggior parte del suo tempo, ha fatto gli incontri più decisivi e ha portato la buona novella.
Durante la giornata missionaria, i ragazzi hanno capito che non possono improvvisare il cammino. Che devono avere una guida, che gli indichi la via giusta. Hanno allora scelto Gesù. Li guiderà nel loro viaggio per le strade del mondo alla ricerca dell'altro, che non è “un forestiero” ma un fratello, non è un nemico ma un amico, un dono che impreziosisce ogni esistenza umana.
Ora hanno le idee chiare. Sanno dove andare, perché andare e con chi andare. I giovani missionari sono pronti per partire. “Destinazione mondo”.