Peo, Sul Reggio: dare una svolta radicale all’attività della Commissione
“Si è svolta l'ennesima riunione sulla questione PEO presso il Comune di Reggio Calabria. Ed ancora una volta le posizioni espresse dall'Amministrazione non recedono da impostazioni evidentemente penalizzanti per i dipendenti e per le loro posizioni economiche e normative. Temiamo che si stiano verificando troppe aperture e troppi possibilismi dietro il termine generico ed errato di rinegoziazione.
Contemporaneamente – informa una nota di Aldo Libri presidente SUL di Reggio Calabria - si emana il bando per le Alte professionalità e le Posizioni Organizzative che riguarda una ristrettissima cerchia di qualche decina dipendenti comunali; operazione che costerà 460.000 euro.
Inoltre ancora non è ancora firmata la delibera di presa d'atto della legge regionale per LSU/LPU che prevede, tra l’altro, l’anticipazione degli stipendi e la concessione dell’integrazione economica comunale. E, proseguendo, non si ha notizia di alcuna iniziativa riguardo alla stabilizzazione degli LSU/LPU, per la legge regionale citata, che dovrebbe prevedere l'apertura di un apposito tavolo di trattativa per definire tempi e modalità per le procedure di definitiva uscita dal precariato per circa 110 lavoratori nel solo Comune di Reggio Calabria.
Ed ancora, non abbiamo notizia di iniziative assunte per dirimere il problema degli LSU che precedentemente erano utilizzati dal Comune di Reggio Calabria e poi sono transitati alle società partecipate e che oggi senza lavoro e senza alcuna idea e proposta di soluzione per situazioni indipendenti dalla loro volontà e per precise responsabilità di chi ha gestito Comune e Società.
E poi la TARES e via di questo passo. Vogliamo ricordare che tante autorevoli persone impegnate nei processi sociali, compresa la Chiesa Cattolica, sostengono che la legalità ha parentela strettissima con la giustizia sociale, e che non è giustizia esercitare il massimo del rigore con i deboli e, magari, scordarsi di colpire responsabilità di potenti.
Per questi motivi invitiamo i Commissari a dare una svolta radicale all'attività della Commissione straordinaria ed a mettere in pratica attività e provvedimenti che siano di sollievo a chi è in difficoltà (compresa la stragrande maggioranza dei dipendenti comunali) e a non rendersi complici dell'attacco vessatorio verso i più deboli, che sta assumendo le forme dell'accanimento ingiustificato.”