Medicine introvabili: Federfarma impegnata a contrastare il fenomeno
La risposta alle lamentele dei cittadini che non riescono a trovare le medicine di cui hanno bisogno è che i farmaci, nel nostro Paese, costano molto meno che nel Nord Europa. Per questo motivo, anziché arrivare sugli scaffali delle farmacie italiane, vengono esportati nei Paesi dove i margini di guadagno sono più alti.
Lo afferma la Federfarma, l’associazione che rappresenta le farmacie, e che da tempo denuncia questo fenomeno e chiede alle industrie farmaceutiche, ai grossisti e all’Agenzia del Farmaco di individuare insieme una soluzione a tale problema che danneggia i malati. È necessario infatti che, prima di avviare i farmaci all’esportazione, vengano soddisfatti i bisogni dei pazienti italiani.
Il Ministero della salute, tenendo conto della denuncia di Federfarma, ha inserito in uno schema di decreto legislativo all’esame del Parlamento una norma che impone a chi svolge attività di distribuzione all’ingrosso dei farmaci di garantire la disponibilità nei propri magazzini dei medicinali per i quali l’Agenzia del Farmaco abbia segnalato problemi di reperimento. Questa misura potrà essere resa più stringente dal Parlamento. Lo stesso Ministro Lorenzin ha assicurato il suo impegno per contrastare il fenomeno.
Un’altra proposta avanzata da Federfarma e recentemente riproposta da Farmindustria, l’associazione delle industrie farmaceutiche, è quella di prevedere un doppio prezzo per i medicinali, uno, più basso, per la vendita a carico del Servizio sanitario nazionale e uno per gli altri canali, compresa la vendita all’estero. Si tratta di un sistema applicato in Spagna proprio per evitare che le esportazioni provochino la mancanza di farmaci sul territorio nazionale. Il problema, quindi, è da tempo all’attenzione delle farmacie che stanno attivando tutte le possibili iniziative per risolverlo.