Praia, Cgil: incontro con il Comitato per le bonifiche della Marlane
Martedì 28 gennaio 2014 si è svolta presso la Camera del Lavoro di Praia a Mare un incontro tra la Cgil, il Comitato per le bonifiche ambientali ed i Movimenti del Tirreno, per una disamina congiunta delle problematiche connesse al sito industriale della Marlane di Praia a Mare.
“Tra i presenti all’incontro – informa una nota della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno - il segretario Cgil Comprensoriale, Angelo Sposato ed il responsabile del Tirreno Cosentino Dario Pappaterra, il presidente del Comitato bonifiche Giovanni Moccia e Francesco Cirillo.
La Cgil, costituita parte civile al processo che si svolge presso il Tribunale di Paola ha manifestato le preoccupazione, più volte ribadita, di un ridimensionamento dello stesso e il rischio concreto che possa intercorrere la prescrizione.
Per questo auspichiamo che il processo continui speditamente e che la commissione incaricata per le perizie possa svolgere la propria attività con serenità ma soprattutto allargando il raggio d’azione degli accertamenti e delle indagini sulla tossicità del sito e dell’ambiente, e non solo nell’area attenzionata dagli scavi, ma bensì in tutta l’area adiacente ai capannoni industriali.
Nel corso dell’incontro si è discusso anche sul futuro del sito industriale e delle iniziative specifiche mirate ad ottenere l’integrale bonifica del sito.
La Cgil, il Comitato per le bonifiche di Praia a Mare e il Movimento Ambientalista del Tirreno hanno altresì ritenuto urgenti azioni immediate per coinvolgere i cittadini, l’opinione pubblica su più interventi tra cui:
1 - l’urgenza di bonifica integrale del sito industriale
2 - di valutare tutte le azioni possibili per un rilancio produttivo del sito, compatibile con l’ambiente, per il rilancio economico del territorio e per il lavoro, ovvero se ciò non fosse possibile e per respingere altre speculazioni a danno della collettività, restituirlo alle Istituzioni pubbliche, ai cittadini per adibirlo ad area pubblica e per non dimenticare, recuperando uno spazio per la realizzazione di un museo della memoria di ciò che ha prodotto l’industria tessile italiana.
La Cgil promuoverà e sosterrà insieme ai movimenti ed al Comitato, utili iniziative affinché non cali il silenzio su una vicenda dolorosa, per avere verità e giustizia per le vittime e le loro famiglie e perché si accerti ogni responsabilità di ciò che è accaduto all’interno e all’esterno di quello stabilimento e per ridare fiducia e speranza ai tanti lavoratori e alle tante lavoratrici che oggi sono senza lavoro, vittime, assieme al territorio, delle macerie sociali che ha lasciato quell’investimento.”