Concussione: ispettore lavoro arrestato nel cosentino
Gli agenti del Commissariato di polizia di Castrovillari hanno tratto in arresto un ispettore del lavoro della locale unità dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. L'accusa è di concussione.
I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Castrovillari, nei locali del commissariato, alle ore 11.
h 10:47 | L'arrestato si chiama Antonio Parrotta, di 61 anni. L'indagine, scaturita dalla denuncia di due imprenditori stanchi di pagare, avrebbe fatto emergere che l'uomo chiedeva somme di denaro o altri beni per evitare contravvenzioni legate a presunte irregolarità sui cantieri.
Le indagini sono durate circa sei mesi e si sono avvalse di intercettazioni, pedinamenti ed appostamenti, oltre che delle testimonianze di imprenditori locali. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari, Carmen Ciarcia, su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica, Maria Grazia Anastasia.
L'arrestato si trova nella casa circondariale di Castrovillari. Le indagini continuano per delineare la posizione di numerosi imprenditori che potrebbero presto essere indagati.(AGI)
h 15:22 | "Abbiamo identificato, al momento, una decina di imprenditori che sono stati vittime del Parrotta" ha detto Giuseppe Zanzini, dirigente del Commissariato di polizia di Castrovillari (CS), nel corso della conferenza stampa convocata per fornire i particolari dell'arresto dell' ispettore del lavoro dell'Asp, che, secondo l'accusa, vessava alcuni imprenditori. "C'era un timore reverenziale verso di lui e gli davano del "voi" - dice Zanfini - come si evince dalle intercettazioni, anche filmate, che abbiam". Parrotta riceveva denaro e anche ceste di frutta - ha sottolineato ancora Zanfini - e sceglieva soprattutto imprenditori giovani di Castrovillari e della Sibaritide". (AGI)