118 Cosenza: il Tdm denuncia disservizio della centrale operativa
Riceviamo e pubblichiamo nota del Tribunale del Malato su “un gravissimo episodio e disservizio della centrale operativa 118” di Cosenza:
'Altra tegola sulla testa del direttore della centrale operativa 118 di Cosenza che, ancora una volta, assurge agli onori delle cronache per un altro negativo episodio legato alla funzionalità della stessa centrale. Pare, infatti, che nella notte tra il 23 e il 24 gennaio sia stata attivata la postazione 118 di Diamante per effettuare un intervento nel comune di Orsomarso, giunto sul posto l’equipaggio in servizio apprendeva dall’operatore di centrale che l’intervento non era a Orsomarso bensì a Cosenza e che, erroneamente, era stata attivata la postazione di Diamante per un equivoco della centrale sul luogo dell’intervento.'
“Ancora una volta è chiaro quanto sia giusto ciò che il Tribunale del Malato sta sostenendo e denunciando da tempo; la centrale operativa 118 di Cosenza va rinnovata prima di tutto per il personale; bisogna porre all’interno della centrale 118 di Cosenza personale altamente qualificato ed in grado di saper gestire le chiamate di emergenza, di comprendere realmente gli elementi che caratterizzano la chiamata e il grado di urgenza da attribuire alla stessa, operatori che abbiano una ottimale conoscenza del territorio della provincia e delle risorse da poter utilizzare sullo stesso territorio in modo ottimale ed efficiente oltre che corretto;
è necessario personale medico e paramedico in possesso di titoli adeguati ed idonei ad affrontare e gestire per via telefonica emergenze e soccorsi di diverso tipo – afferma l’avv. Domenico Oliva coordinatore territoriale del Tribunale del Malato Alto Tirreno Cosentino – Che senso ha, infatti, porre un medico di medicina generale, un dermatologo o un medico senza alcuna specializzazione a gestire tramite la centrale operativa soccorsi di una certa serietà? Non è possibile che medici, le cui specializzazioni non hanno a che fare con emergenza e soccorso, si ritrovino a dare supporto agli equipaggi impegnati in soccorsi di estrema gravità;
alla stessa maniera non è assolutamente concepibile che si verifichino episodi gravissimi come quello accaduto alcune notti addietro; per un soccorso da effettuare a Cosenza è stata attivata l’ambulanza della postazione di Diamante, distante oltre 80 km, che oltretutto è stata inviata a Orsomarso. Questo episodio lascia capire qual è il caos in cui tutti noi cittadini potremmo essere coinvolti ogni volta che possa sia necessaria l’attivazione del 118. È inutile dire – prosegue l’avv.Oliva – che tale episodio, di estrema gravità, ha comportato una reazione a catena; il territorio del comprensorio di Diamante, infatti, è stato sfornito della postazione 118 ad esso destinata per oltre un’ora; il paziente da soccorrere a Cosenza è rimasto in attesa di ambulanza per circa un’ora.
Tale sistema viene ulteriormente aggravato da due circostanze importanti: le richieste, per dotare le ambulanze della postazione di Diamante di farmaci idonei a soccorsi di emergenza, sono rimaste senza risposta alcuna da parte della centrale operativa e da parte della direzione sanitaria dell’ASP di Cosenza; inoltre, continuano le attivazioni della postazione di Diamante, da parte della centrale 118, senza tener conto delle condizioni contrattuali che ne regolano il servizio, ciò in totale spregio da parte della direzione della centrale di regole ben precise e chiaramente concordate con la direzione generale, il tutto coronato dal fatto che gli operatori di centrale, probabilmente, non sono stati messi a conoscenza della competenza territoriale della postazione 118 di Diamante attivandola frequentemente senza che esista la eccezionalità prevista dalla convenzione.
Tutto ciò, insieme a tanti altri particolari, crea un quadro gravissimo della gestione locale e provinciale dell’emergenza 118; è giusto che il direttore generale Scarpelli ponga definitivamente rimedio, attraverso provvedimenti risolutivi, a tale gestione al di là di personalismi di qualsiasi tipo.
In un momento in cui l’ASP di Cosenza vede i frutti di un operare ponderato, oculato e professionale da parte della direzione generale, è giusto che le cause di simili episodi vengano estirpate in modo definitivo e radicale; il direttore Scarpelli metta a frutto la sua esperienza ed alta professionalità oltre che estrema lungimiranza riformando l’area dell’emergenza urgenza 118 dell’ASP di Cosenza attraverso provvedimenti che comportino elevati risparmi per l’azienda sanitaria e ottimali risultati oltre che miglioramenti sensibili nel funzionamento del sistema provinciale di emergenza urgenza 118.
Sono misure di estrema semplicità, realmente rapide da adottare e di forte impatto sociale visto l’immediato e notevole miglioramento che comporterebbero tali misure.”