Governo; Galati (FI): in Italia crescono debito e tasse, sparita spending review
“In Europa e non solo, l’Italia è ancora un 'sorvegliato speciale'. Permangono infatti le perplessità sui conti pubblici perché altrimenti non sarebbe stata rifiutata da parte di Bruxelles al nostro governo, dopo ripetute richieste, la clausola di flessibilità nella spesa. È quanto dichiara il parlamentare di FI, Giuseppe Galati, componente della Commissione Bilancio della Camera.
L’altro giorno il Consiglio d’Europa di Strasburgo ha pesantemente ripreso l’esecutivo per non aver fatto abbastanza contro la povertà dilagante e la disoccupazione e l’Istat certifica un calo dell’1,9 per cento nel 2012 del reddito delle famiglie.
Oggi, poi, si riapre la questione dei ritardi nei pagamenti dei debiti P.A. alle imprese: la Commissione Ue ha aperto una procedura d’infrazione che potrebbe costarci fino a 3-4 miliardi di euro di multa, se dovessero essere confermate le denunce sulla mancanza di puntualità che, dopo mesi di crisi, compromette la stessa sopravvivenza di moltissime aziende.
Citiamo solo alcuni fatti che non rappresentano certamente un bel biglietto da visita per il nostro paese, nonostante il premier Letta e il ministro Saccomanni si mostrino ottimisti sul fronte della ripresa.
Vorremmo avere spiegazioni su tutto ciò e capire anche come è possibile che continuano a crescere in contemporanea debito pubblico e tasse su famiglie e imprese. Che fine ha fatto la spending review? Cosa aspetta il governo a prendere decisioni politiche immediate sui tagli alla spesa pubblica e iniziare subito dopo a ridurre la pressione fiscale?”.