‘Ndrangheta: in manette per estorsione esponente clan Mancuso

Vibo Valentia Cronaca
Domenico Mancuso

La Polizia di Stato di Catanzaro ha tratto in arresto un esponente di spicco della famiglia Mancuso di Limbadi (VV) su provvedimento emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro perché ritenuto responsabile di una estorsione commessa nei confronti di un imprenditore del vibonese a cui erano stati compiuti plurimi danneggiamenti con incendio degli automezzi della ditta, con consistenti danni economici, costringendolo così a non continuare la sua attività d’impresa nel territorio sotto il controllo della cosca.

h 9:56 | È Domenico Mancuso, 35 anni, di Limbadi, detto "The Red" l'uomo arrestato. In particolare, il giovane, figlio del boss Diego Mancuso (quest'ultimo in carcere per una sentenza definitiva a 15 anni di reclusione), è stato raggiunto da un provvedimento di fermo di indiziato di delitto firmato dal pm della Dda di Catanzaro, Simona Rossi.

L'estorsione sarebbe stata commessa ai danni di un imprenditore edile che avrebbe abbandonato alcuni cantieri a Limbadi dopo una serie continua di danneggiamenti ed incendi in quanto nella zona avrebbe dovuto "lavorare" esclusivamente Domenico Mancuso, già coinvolto e condannato per estorsione nell'ambito dell'operazione antimafia "Odissea" del settembre 2006. (AGI)

h 11:26 | I provvedimento pre-cautelare ha trovato fondamento nell’attività investigativa svolta dalla locale Squadra Mobile, successivamente alle dichiarazioni rese dalla testimone di giustizia Ewelina Pytlarz, (ex coniuge di Domenico, 4° anni, quest’ultimo fratello di Pantaleone detto “Scarpuni”), finalizzata a riscontrare le propalazioni di questi e concretizzatasi, nell’acquisizione di numerose sommarie informazioni testimoniali, nonché di documentazione attinente fascicoli processuali.

L’episodio estorsivo, rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’attività di pressione esercitata sulle attività imprenditoriali, del comprensorio vibonese, da parte dei componenti della famiglia Mancuso.

Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.