Ciao piccolo (grande) Cocò, Cassano porge l’ultimo saluto a Nicola Campolongo. Le immagini del funerale

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La bara del piccolo Nicola "Cocò" Campolongo

La bara bianca del piccolo Cocò arriva con quella del nonno, Giuseppe Iannicelli, davanti alla loro casa e l’emozione dei presenti è intrattenibile. Le salve passano davanti a quelle mura e quel giardino dove Nicola avrà trascorso i suoi pochi giorni di spensieratezza. Mentre la madre, detenuta in permesso può assistere al funerale di suo figlio distrutta dal dolore.

Il corteo, già lungo in partenza, pian piano che attraversa Cassano Ionio si infoltisce con tanta gente che si accoda in silenzio per accompagnare il bimbo fino alla chiesa di Francesco d'Assisi dove, insieme al padre e alla nonna, anche loro detenuti, il parroco può iniziare le esequie.

Le porte, rispettosamente si chiudono: la stampa non è ammessa ma dall’esterno si ascoltano chiare le parole tratte dalle sacre scritture per l’ultimo saluto ad un bimbo di soli tre anni che non ha avuto altra colpa che essere l’innocente vittima di una barbara violenza. Certo, non era solo in questa disgrazia che ha visto strappare alla vita oltre che il nonno, anche la giovane marocchina che viveva con quest’ultimo e di cui ancora non sono stati riconosciuti ufficialmente i resti. Alla fine della funzione, intanto, la folla è aumentata per testimoniare ai parenti delle vittime le proprie condoglianze. Un volo di palloncini bianchi è l’ultimo addio al piccolo Cocò.