Operazione Giano dei carabinieri: gli arrestati

Reggio Calabria Cronaca
Gli arrestati

Le sei persone arrestate dai Carabinieri, in esecuzione di un provvedimento del gip del tribunale di Reggio Calabria, a vario titolo, sono accusate di associazione mafiosa, usura, frode in esecuzione di contratto d'appalto, truffa aggravata, intestazione fittizia di beni. Agli indagati viene contestato anche di aver agito per favorire la 'ndrangheta di riferimento, quella dei Cordi' di Locri. Le indagini hanno messo a fuoco oltre che la capacita' della 'ndrangheta di aggredire le componenti sociali ed istituzionali locali, anche gli interessi economici, patrimoniali e societari riconducibili sia agli affiliati a questa cosca storica sia ai loro prestanome.L'accertamento ha colpito anche il reimpiego dei capitali illecitamente accumulati. L'attivita' dei carabinieri, coordinata dalla DDA, si e' basata su intercettazioni telefoniche ed ambientali, investigazione tradizionale e sulle dichiarazioni rese da Rocco Rispoli e Luca Rodino', "altre vittime dell'attivita' usuraria" che hanno deciso di "liberarsi dal giogo degli usurai e raccontare anni di soprusi e vessazioni subite". Altro tassello importante ai fini della costruzione del quadro investigativo e' stato il collaboratore di giustizia Vincenzo Marino. I destinatari del provvedimento restrittivo sono Cosimo Ruggia, 35 anni, in atto residente a Bologna, accusato di aver fatto parte, come "sbarrista" della cosca Cordi'; Gerardo Zucco(40), imprenditore di Moschetta di Locri; Francesco Maiorana (32) di Locri, indagato per usura; Fabio Modafferi (32) di Melito Porto Salvo, indagato per intestazione fittizia di beni; Antonio Tallura(45) di Locri, in atto detenuto nel carcere di Vibo Valentia; Francesco Tellura (48) di Locri, anche lui recluso a Vibo. Entrambi sono indagati per frode nell'esecuzione di contratto d'appalto e truffa aggravata. Contestualmente agli arresti, i carabinieri hanno sottoposto a sequestro l'impresa individuale "Auto Fashion",con sede legale a Melito Porto Salvo, compreso il patrimonio aziendale ( 17 autovetture, in prevalenza di grossa cilindrata) per un milione di euro.