Briatico: cava adibita a discarica, un arresto
I Carabinieri di Briatico hanno arrestato Giovanni Melana, imprenditore di 49 anni, ben noto alle forze dell'ordine, con le accuse di furto aggravato e realizzazione abusiva di una discarica di rifiuti speciali inquinanti, sottoponendo a sequestro la cava e il terreno illegalmente adibito a discarica, in attesa delle opere di bonifica e di ripristino. L'uomo aveva illegalmente realizzato un'intera cava di inerti su un terreno di proprietà di un imprenditore di Briatico senza avvisare il diretto interessato. I Carabinieri della locale Stazione insospettiti dal continuo via vai di camion stracarichi che, durante tutte le ore del giorno, facevano la spola tra la frazione di S. Costantino di Briatico e Vibo Marina, hanno scoperto all'interno di un vasto terreno in aperta campagna un escavatore ed un camion in piena attività che stavano rapidamente caricando diverse tonnellate di inerti. I militari hanno immediatamente interrotto i lavori e chiesto al titolare dell'impresa che stava eseguendo le opere di mostrare le autorizzazioni di legge. Richiesta rimasta logicamente inevasa. Inoltre gli uomini della Benemerita, seguendo le tracce lasciate dai camion, ben visibili sul terreno umido, sono risaliti anche ad un altro terreno di proprietà dell'uomo, dove era stata creta una vera e propria collina artificiale di inerti, lunga 45 metri ed alta oltre 4, che l'uomo teneva da parte come scorta per i periodi dell'anno in cui era impossibile scavare a causa delle condizioni atmosferiche. Una specie di deposito a cielo aperto. Inoltre hanno rinvenuto, accanto alla collina artificiale, una vasta discarica abusiva, che ricopriva un'area di diverse migliaia di metri quadrati, e su cui erano ammassati oltre 5 tonnellate di rifiuti speciali inquinanti costituiti da pneumatici, calcinacci, bitume ed altro materiale di risulta proveniente da lavori edili e che, in base alle norme vigenti da anni, avrebbe dovuto essere smaltito in maniera sicura per l'ambiente.