Usb Calabria: potenziare il Corpo dei vigili del fuoco

Calabria Attualità

"La bozza di riordino del corpo nazionale dei vigili del fuoco è stata rigettata dalla USB poiché un argomento di tale rilevanza è stato presentato solo poche ore prima della convocazione per la discussione". E' quanto si legge in una nota dell'Usb Calabria.

"La Calabria - continua la nota - è interessata notevolmente dal piano di riordino ; innanzitutto il nucleo elicotteri di Lamezia Terme, che da anni sembra essere istituito, rimane una scatola vuota; ma quello che emerge in maniera drammatica è la riorganizzazione al ribasso con il taglio di decine di unità operative.

Una squadra navale in meno nel porto di Vibo Valentia, 14 sommozzatori in meno a Reggio Calabria, una città come Lamezia -70.000 abitanti- dovrebbe passare dalle attuali 36 unità a 20, e facendo due conti considerando che i vigili del fuoco sono organizzati su quattro turni, avremo 5 unità a garantire una popolazione enorme e sparsa in un comprensorio vastissimo con centri quali Soveria Mannelli, Curinga, Maida e tutti i centri che vanno Altilia a Pizzo : è chiaro che il livello di risposta ai bisogni dell’utenza scende praticamente a zero!

Purtroppo questa revisione è stata redatta su freddi dati statistici, che cozzano con la realtà, una realtà come quella della città di Crotone immersa in una marea di sostanze tossiche e nocive, una realtà di rifiuti provenienti da tutto il mondo e dissotterrati chissà dove, il più grande porto del mediterraneo ove transitano sostanze pericolose ed impreviste, un territorio terribilmente fragile, ed esposto a possibili terremoti, tsunami ed all’eruzione del più grande vulcano d’Europa, il Marsili, lungo circa 100 km e largo 30.

USB Calabria già nei giorni scorsi ha rivolto un appello ai vertici del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco in merito al mantenimento dei Gruppi NBCR che saranno impegnati a Gioa Tauro e presumibilmente a Crotone; ora è la volta che il mondo politico, gli amministratori, le associazioni, i cittadini facciano sentire la propria voce".