Fondazione Campanella, Guerriero (Psi): un’altra brutta pagina politica
“Le promesse, gli impegni, rassicurazioni, che si susseguono da mesi come le nottate d’attesa e le proteste vane dei tanti lavoratori della Fondazione Campanella, ancora in attesa dell’accreditamento definitivo, scrivono un’altra brutta pagina della storia politica e amministrativa di questa regione e della classe dirigente che dovrebbe guidarla fuori verso un futuro diverso”.
Lo afferma Roberto Guerriero, Capogruppo del Psi nel consiglio comunale di Catanzaro aggiungendo che “dell’intesa siglata in prefettura dal governatore Scopelliti, alla presenza dei vertici della Fondazione, del sindaco Sergio Abramo, delle forze politiche di un centrodestra che continua ad usare la vocazione ai servizi sanitari come terra promessa di uno sviluppo possibile del Capoluogo, sembra essere rimasta traccia solo in qualche giornale sgualcito.
Da allora nulla è cambiato: i lavoratori aspettano e con essi i pazienti di tutta la regione che si rivolgono al Polo oncologico per ricevere una cura alle loro distruttive malattie. Inutile solo sperare nell’impegno del governatore Scopelliti e del centrodestra catanzarese che assiste inerme allo smembramento della Fondazione, che con 35 posti letto non può certo garantire adeguata assistenza, scendendo al pari di un qualunque altro soggetto privato”.
“Ci chiediamo – conclude Guerriero - quale ruolo abbia giocato l’Università in questo contesto, e quale destino aspetta i lavoratori del Polo oncologico, una struttura che potrebbe ritrovarsi diversamente ‘sfruttata’ e accreditata a pochi chilometri, in quel di Crotone, completando un vecchio progetto la cui realizzazione è in itinere da mesi. E’ arrivato davvero il momento della chiarezza”.