Aeroporto, Villirillo (Marco Polo): scalo con utenza minima non ha motivo di esistere
“Nei giorni scorsi, abbiamo appreso dalla stampa - scrive in una nota Rosario Villirillo, dell'Associazione Marco Polo di Crotone - che il sindaco Peppino Vallone ed i sindaci degli altri comuni costieri percettori delle Royalties, in una riunione tenutasi presso la provincia di Crotone, alla presenza della Vice-Presidente della Regione Calabria, avevano convenuto di firmare un protocollo d’intesa, con il quale chiedere alla Regione Calabria di erogare almeno tre delle cinque annualità spettanti delle Royalties da impegnare nel risanamento del bilancio della società aeroportuale “Sant’Anna S.p.a”.
Successivamente, dal quartiere generale del Pd (via Panella) è partito l’ordine, alle amministrazioni comunali a guida centrosinistra, di non versare per l’aeroporto Sant’Anna neppure un euro della propria quota delle spettanti Royalties. Ma, se la presa di posizione del Pd, evidentemente strumentale, non è altro che uno sgambetto al centrodestra che detiene la guida della società che gestisce lo scalo crotonese, la nostra opinione in merito esula, invece, da qualsiasi considerazione di natura politica e da ordini di scuderia e parte dalla constatazione di fatto che la stessa società “Sant’Anna S.p.a”, a parte il periodo brillante della gestione “Romeo Fauci”, naviga in brutte acque, tant’è che i propri soci sono costretti, troppo spesso, all’aumento del capitale per ripianare le continue perdite.
Riteniamo, pertanto, - Continua Villirillo - che uno scalo che ha un’utenza minima non abbia alcun motivo di esistere, a meno che non serva alla nostra deputazione, nazionale e regionale, ed agli amministratori locali per raggiungere la capitale, evitando così il disagio di recarsi allo scalo lametino in automobile che comporta la percorrenza della superstrada Crotone- Catanzaro (S.S.106), diventata una strada urbana, piena di insidie ed oltremodo lenta e pericolosa a causa degli edifici ad uso abitativo, alberghiero e commerciale insediatisi ai cigli della stessa per lunghissimi tratti.
Ma il problema si potrebbe risolvere con la realizzazione di una metropolitana leggera “Sibari-Crotone-Lamezia Terme”, peraltro già segnalato sulla stampa da noi e da altri.
Stiamo a significare, pertanto, la nostra netta contrarietà all’utilizzo sbagliato delle Royalties, anche di una loro minima parte, per un eventuale rilancio dell’aeroporto di Sant’Anna in quanto le stesse devono essere categoricamente impegnate nella realizzazione di un programma di sviluppo economico ed occupazionale e di politiche ambientali da attuare nell’area del Crotonese, come prevede il comma 1 dell’art. 20 della legge regionale n. 13 del 17/08/2005 (“A decorrere dall’esercizio finanziario 2005 il valore dell’aliquota del prodotto ottenuto dalle concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio di Crotone e nelle aree marine prospicienti lo stesso territorio, corrisposto alla Regione Calabria per le annualità 2004 e seguenti, ai sensi degli articoli 20 e 22 del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 625 e successive modifiche e integrazioni, è destinato alla realizzazione di un Accordo di programma fra la Regione e i Comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa.
L’Accordo, disciplinato dall’art. 11 e seguenti della legge regionale 4 settembre 2001, n. 19, è diretto allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche e al miglioramento ambientale nei territori afferenti i Comuni indicati”).Certamente, ci viene spontaneo domandare se l’erogazione delle stesse Royalties all’aeroporto Sant’Anna costituisca un aiuto di stato in forma camuffata, forse violando le regole della libera concorrenza!
Infine, chiediamo pubblicamente al sindaco Vallone di destinare le Royalties spettanti al comune di Crotone per altre finalità di pubblica utilità, quali: la realizzazione di un polo universitario, sottraendo così il nostro territorio all’isolamento culturale; il recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico ed archeologico, come volano di sviluppo per il territorio; la realizzazione dei tanti servizi, delle infrastrutture e delle opere civili di cui sono sprovviste e private, da decenni, le contrade di Crotone, in particolare Capo Colonna (sostituzione dell’intera rete idrica, illuminazione pubblica, rete di metanizzazione, rifacimento del manto stradale, una più regolare erogazione dell’acqua, sostituzione delle condutture in eternit con quelle a norma di legge, installazione di una nuova segnaletica stradale, centro sportivo, centro ricreativo, ecc.).
Le Royalties sono un indennizzo ai territori ed alle aree marine prospicienti agli stessi interessati dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi e, in quest’ottica, la contrada di Capo Colonna deve essere risarcita dei tanti danni subiti dalle continue e prolungate trivellazioni (erosione della costa, profonde crepe e lesioni sulle pareti sia interne sia esterne delle abitazioni, smottamenti del terreno, ecc.). Riteniamo doveroso far rilevare che, in più occasioni, abbiamo espresso alle istituzioni preposte la nostra preoccupazione per i danni connessi alle stesse trivellazioni, temendo che Capo Colonna possa, quanto prima, sprofondare!”