Dipendenze patologiche, Associazione Persevera: protagonisti gli studenti

Catanzaro Attualità

“Indipendente dalle dipendenze” è il titolo del convegno, organizzato dall'associazione Persevera, che ha coinvolto circa trecento studenti provenienti da molti istituti scolastici del capoluogo calabrese, accompagnati dai loro docenti, per discutere a affrontare il tema delle dipendenze patologiche e, in particolare, quelle correlate all'uso e abuso di alcol e droga.

L'incontro, svoltosi presso l'Auditorium del Seminario San Pio X di Catanzaro, è stato aperto da Caterina Scarciglia, presidente di Persevera, che ha spiegato la mission dell'associazione: “Perseverare è appunto il nostro obiettivo. Dobbiamo credere nei propri sogni e nelle proprie capacità ed è quello che cerchiamo di trasmettere nelle nostre iniziative mirate soprattutto al mondo giovanile”.

Presente il vice-presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Antonio Mauri, e l'assessore alle Politiche Sociali del comune di Catanzaro, Caterina Salerno, che hanno evidenziato l'importanza di sensibilizzare i ragazzi su determinate tematiche. “Il ruolo della famiglia e della scuola è fondamentale. Occorre far capire le conseguenze legate agli abusi e ascoltare sempre di più i nostri giovani che, anche se indirettamente, ci mandano spesso messaggi che possono esprimere il loro disagio . ha sottolineato l'assessore Salerno -.

Il problema delle dipendenze è strettamente correlato al fenomeno della globalizzazione che impone di tenere determinati comportamenti per non essere diversi e per non sentirsi emarginati”. Il convegno è stato caratterizzato dalla presenza di relatori che hanno apportato il proprio prezioso contributo alla discussione.

Bernardo Grande, direttore del Ser.T Catanzaro, ha trattato il tema “Dipendenza senza sostanza”: “In questi ultimi anni si parla sempre più spesso delle cosiddette nuove dipendenze, cioè di quei comportamenti socialmente accettati, tra i quali la dipendenza dal gioco d'azzardo, da internet, dal sesso che, ripetuti ossessivamente, fino all'estremo o in modo continuamente vano e insensato, smettono di svolgere il loro ruolo sociale per schiavizzare l'essere umano. Tali forme di dipendenza, pur non comportando l'uso di sostanze psicoattive, hanno effetti che sono altrettanto preoccupanti ed a volte persino devastanti”.

Franco Montesano, direttore del Ser.T di Soverato, ha concentrato il suo intervento su “I comportamenti a rischio correlati all'alcol nella popolazione giovanile: “Il consumo e l’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti è un fenomeno preoccupante. In Italia il primo contatto con le bevande alcoliche avviene in età molto precoce e, secondo un indagine dell'Organizzazione Mondiale della Sanità svolta sui comportamenti dei ragazzi in età scolare di 40 Stati europei, i ragazzi italiani di 11, 13 e 15 anni sono ai primi posti per il consumo di alcol”.

Il Capitano Domenico De Biasio, Comandante dei Carabinieri di Soveria Mannelli, ha esposto alla giovane platea le conseguenze penali correlate all'uso e abuso di sostane stupefacenti: “Secondo il Dipartimento Anti-Droga, nell'ultimo anno è aumentato notevolmente il consumo di droghe, in particolare della cannabis. Sono previste molte sanzioni in merito allo scopo di riabilitare la persona.

In particolare, l'art. 73 del DPR 309 del 1990 prevede la reclusione da 6 o 20 anni e multe da euro 26.000 a euro 260.000 per chi coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o psicotrope. Secondo i dati ISTAT, nel 2013 sono morte circa 3600 persone per incidenti stradali e la maggior parte dei casi riguardano le cosiddette stragi del sabato sera”.

Luigi Ricci, funzionario dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catanzaro, ha puntualizzato il forte numero di feriti, anche in modo grave e permanente, che si ha sulle strade e la cui vita rimane segnata per sempre; “Dietro ogni numero statistico c'è un nome e un cognome e, quindi, una storia. Quello che posso consigliare a voi ragazzi e di non affidarvi alle scelte degli altri e di agire con la vostra testa, senza temere di essere messi da parte”:

Teresa Procopio, esperta in fisiopatologia della riproduzione ed andrologia, si è soffermata sull'argomento “Sballo e rapporti a rischio” spiegando come l'uso e abuso delle sostanze stupefacenti possa creare problemi a lungo termine a livello psicologico e dal punto di vista del sistema riproduttivo: “Inizialmente pensiamo di poter gestire le situazioni, ma non è così. Spesso rischiamo di diventare dipendenti dalle dipendenze e, per uscirne, è importante il dialogo”.

L'incontro si è concluso con il dibattito con gli studenti che hanno indossato le magliette donate dall'associazione e hanno potuto porre tante domande in forma anonima, scrivendo su alcuni fogli bianchi. In questo modo i ragazzi si sono potuti aprire senza remore e paure e chiedere anche i quesiti più inconfessati ed imbarazzanti.

Dal convegno organizzato dall'associazione Persevera è nato un confronto costruttivo dal quale nasceranno importanti iniziative in collaborazione con le scuole ed i Ser.T.