Castrovillari: svolta la I° giornata della Fiera sociale del Libro
La prima giornata della II Fiera sociale del Libro di Castrovillari si è appena conclusa. Va in archivio con il bellissimo concerto tenuto nel Teatro Sybaris – e con lusinghieri riscontri di pubblico – dal “Duo Synapsis” formato da Mariagaia Di Tommaso al clarinetto e Andrea Bosa al pianoforte. Fondamentale il contributo di Fabio Cesana alla organizzazione tecnica del concerto.
E’ stata la degna chiusura di un lungo giorno iniziato con la cura degli ultimi particolari utili all’allestimento degli stand fieristici, che ospitano una ventina di espositori fra Case editrici e librerie, numerosi dipinti portati alla mostra permanente organizzata da vari pittori locali e territoriali; proseguito con l’apertura ufficiale della manifestazione e al suo culmine con il grande incontro pubblico della mattinata – Crescere in Italia, oggi, il tema -, a cui hanno partecipato, oltre al sindaco di Castrovillari, l’avvocato Domenico Lo Polito (portastore dei rituali saluti istituzionali agli ospiti), e a vari istituti scolastici cittadini (in particolare, una vasta rappresentanza di studenti e docenti dei Licei), il critico Goffredo Fofi, l’attore e autore Saverio La Ruina, il giornalista Nicola Villa, lo scrittore Mauro Minervin, la docente castrovillarese Carmela Filomia e Marco Gatto, direttore culturale della Fiera sociale.
Si è discusso intorno alla centralità dei processi pedagogici e formativi delle nuove generazioni come potente forza motrice di cambiamento e di progresso. Non a caso in linea con il tema portante dell’intera manifestazione, che è “ricostruire la comunità”: un obiettivo o forse, data la complessità dei tempi, addirittura una missione che deve sperabilmente, necessariamente vedere uniti intellettuali e studenti, operatori della cultura (specie nel campo dell’Editoria) e le forze politiche più avvedute e lungimiranti.
Tra queste, compare di certo l’amministrazione capeggiata da Domenico Lo Polito, tra l’altro rappresentata all’interno della Fiera sociale dal professor Giuseppe Russo, consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione, il quale in questi giorni, anzi in questi mesi si è speso con generosità a sostegno dell’evento, tenendo specialmente vivi i legami con il mondo della scuola pubblica locale, difatti accorsdo in massa al Protoconvento francescano sede della manifestazione.
La presenza a Castrovillari di Goffredo Fofi, persona di eccezionale carisma e intellettuale finissimo e di grande impegno civile – di lui ricordiamo, solo per citare alcuni passaggi vitali della sua carriera, la creazione dei Quaderni Piacentini, i numerosi e fondamentali saggi sul cinema, la bellissima raccolta di scritti e confessioni Strana gente (1960. Un diario tra Sud e Nord) e L’immigrazione meridionale a Torino (1974) – e la sua testimonianza di vita, la sua scelta di essere se stesso fino in fondo rappresentano un forte motivo di partecipazione e una fonte di incoraggiamento per le giovani vocazioni: sono prova di come sia ancora possibile raccontare un’altra realtà, forse lontana da quella ufficiale o plastificata di tanti media, ma di certo più autentica e genuina.
“Sono piuttosto pessimista circa i tempi che ci aspettano – ha confessato il maestro elementare di Gubbio –, probabilmente vedremo un mondo peggiore di questo. Un mondo fatto da ricchi sempre più ricchi e da poveri sempre più poveri. Da sfruttatori e da sfruttati. Da bambini fortunati e da altri, molti altri, contro cui si commettono le peggiori violenze, le più atroci nefandezze.”
Per Fofi, “la comunità si è talmente espansa da aver perduto le connotazioni originarie. Così, gli esseri umani, senza più lingua e terra, senza un modo di credere e di pensare, omologati dal modello unico occidentale – l’american way of life – si perdono, stanno diventando nessuno maciullati dalla storia.” Siamo quanto mai prima lontani dalla intuizione visionaria della cultura dei “figli dei fiori”: “il mio villaggio è il mondo”, dicevano esprimendo “un modo di pensare di straordinaria attualità”.
Un grosso contributo al dibattito anche da parte dello scrittore di origini paolane Mauro Minervino (“gli esseri umani da sociali si stanno trasformando in animali che vivono in isolamento, sulle strade, fuori dai centri urbani e dagli antichi spazi socialmente condivisi”), di Nicola Villa (“La difficoltà di capire chi siamo e dove andiamo rende tutto più difficile” anche perché “è il mondo degli adulti ad essere entrato in crisi, a non essere più capace di offrire modelli e risposte”) e della professoressa Carmela Filomia (un appassionato invito alla partecipazione sociale, il suo, a credere nell’acculturamento in quanto strumento di emancipazione e di pratica civica).
Nel pomeriggio, mentre nei luoghi del Protoconvento si svolgevano le attività ricreative e di intrattenimento per bimbi dai 4 ai 6 anni (Primi passi verso la lettura) curate da Gaetana Evangelista, ma non l’atteso laboratorio di lettura di Francesca Branca per l’imprevisto protrarsi di un precedente gravoso impegno di lavoro, ecco un altro appuntamento di rilievo, con la presentazione del libro Non solo Cyber (sottotitolo: frammenti di un discorso mediologico), del giovane studioso di comunicazione e giornalista Antonio Tursi, che ha visto la partecipazione dell’avvocato Lucio Rende, consigliere comunale con delega alla Cultura, e del professore Domenico Talia, ordinario di informatica all’Unical.
Si è trattato di un discorso ad ampio raggio sui temi e le dinamiche essenziali della comunicazione di massa, una sorta di “esplorazione di piccoli frammenti dell’immaginario” per rivelare “la profondità della superficie del nostro mondo”.
Quindi, dulcis in fundo, il già ricordato concerto, in cui sono state eseguite musiche di Schumann (Fantasiestücke op. 73), Castelnovo Tedesco (Sonata per clarinetto e pianoforte op. 128) e Rota (Sonata in re per clarinetto e pianoforte).
Nella seconda giornata della Fiera sociale del Libro 2014, ci sarà l’atteso incontro fra alcune scuole di Castrovillari (in particolare gli Istituti tecnici e professionali) con il grande scrittore Eraldo Affinati.
Si tratta di un interessante incontro-confronto mattutino sul tema delle scuole di frontiera, quelle che, come buona parte delle scuole pubbliche e la Penny Wirton - fondata dallo scrittore romano ed oggi impegnata in prima linea e in tutt’Italia nell’insegnamento dell’italiano agli stranieri – difendono e garantiscono ogni giorno i diritti costituzionali all’educazione e all’uguaglianza.
Accanto ad Affinati ci saranno Stas’ Gawronski, il docente castrovillarese Angelo Pandolfi, Giuseppe Russo, Marco Gatto e alcuni docenti e studenti della Penny Wirton.
Nel pomeriggio, ancora il laboratorio di lettura di Francesca Branca, le attività ricreative per i bambini più piccoli e l’ultima presentazione in programma: di scena il volume edito da Rubbettino La Calabria Albanese. Storia Cultura Economia, curato da Fulvio Mazza (Bottega Editoriale), con la partecipazione del docente di Storia moderna e contemporanea all’Unical, il professor Fausto Cozzetto.
A finire Le vie della musica contemporanea, grande concerto eseguito della “Nuova Synapsis Ensemble”, diretta da Marco Gatto.