Nota dell’assessore Tramaglino sul Bilancio del Parco Nazionale del Pollino

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«Un documento programmatico ostaggio dei cinghiali. Ecco perché abbiamo espresso parere contrario al Bilancio di previsione del Parco Nazionale del Pollino". E' quanto sostiene l'assessore di Morano Calabro Giannatale Tramaglino.

"Il Bilancio del Parco - continua la nota - presenta non poche lacune sotto molteplici aspetti e una persistente inerzia dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Non c’è nulla che sostenga e incoraggi la nascita di nuove forme di economia solidale. Non bastano in un momento di crisi come quello attuale, continuare con interventi di finanziamento a pioggia solo per manifestazioni culturali, certamente necessari e importanti, ma del tutto inadeguate a risollevare le sorti del territorio. Occorre a nostro avviso, come affermiamo da tempo, investire nell’economia silvo/colturale moderna. Chiediamo oramai da cinque anni l’applicazione di una politica di forestazione sociale, che consenta ai cittadini residenti nei territori del Parco di fare reddito con l’attuazione, per esempio, di piani di taglio ecologici; niente neanche sulla nostra proposta di inserire nel Piano del Parco un articolo sul governo dei boschi, che diventi un vero e proprio piano di assestamento. Purtroppo però, nulla nel Bilancio approvato il 17 febbraio scorso è stato previsto in tal senso. Invece di parlare di lavoro, come le popolazioni si aspettano, il Parco continua a ragionare su kermesse culturali. Oggi le priorità sono altre. Il fallimento del PIAR Arco Pollino (PSR), dimostra quanto siamo lontani dalla realizzazione di un progetto di sviluppo serio ed integrato tra i Comuni: praticamente nel 2014 non si avrà nessun contributo per le infrastrutture rurali del Parco. Altra questione aperta: il Piano cinghiale. Bocciatura senza appello. Il Bilancio del Parco da oltre dieci anni rimane ostaggio dei cinghiali. Risorse spese senza alcun vantaggio concreto. A tal proposito il divieto di caccia nelle foreste demaniali ricadenti nel territorio moranese, indica qual è la nostra idea di ecosistema faunistico, prescindendo da ideologie preclusive. Preciso, che le decisioni assunte con apposita delibera di Giunta, sono state trasmesse a tutti gli Enti preposti; tuttavia nessuna eccezione è pervenuta. Dispiace constatare come le nostre proposte, siano state sempre accolte e mai messe in pratica».