Madre uccide figlio, Garante infanzia: intervenire sulle situazioni di disagio
“La tragica notizia della madre della cittadina della provincia cosentina che ha ucciso il figlio di 10 anni deve riportare l’attenzione di tutti sulle situazioni di disagio, anche sommerso su cui bisogna intervenire. - Lo afferma in una nota il Garante per l'infanzia, Marilina Intrieri
Questa Autority ha più volte segnalato agli Enti competenti l’ insufficienza della rete territoriale dei servizi sociali a farsi carico delle complesse situazioni di disagio minorile che sono la spia delle condizioni familiari difficili, sommerse e spesso al limite su cui si deve intervenire in tempo.
Non è normale che una madre uccida il proprio figlio; alla base c’è una patologia che andava individuata per tempo per aiutarla e non lasciarla sola, in una regione in cui la grave crisi economica e sociale è avvertita più che altrove.
Si rendono, quindi, urgenti atti di intervento, in funzione preventiva, volti ad evidenziare come, sia più che mai,necessario diffondere una cultura della protezione a tutela dell’infanzia e di assistenza ai nuclei familiari onde salvaguardare il diritto alla vita di tutti i minori.”