Calipari: una targa in questura a Roma nell’anniversario morte
A nove anni dalla morte di Nicola Calipari avvenuta in Iraq nel corso della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, la questura di Roma ha inaugurato una targa con basso rilievo durante una cerimonia alla presenza del capo della polizia, il prefetto Alessandro Pansa e della vedova, Rosa Calipari, e dei due figli. Si tratta di un bassorilievo che è stato scoperto dal capo della polizia Pansa e dal questore di Roma, Massimo Maria Mazza.
L'opera, realizzata da Ennio Di Francesco, raffigura Nicola Calipari che, proprio nella questura di Roma, ha lavorato quasi ininterrottamente dall'89 fino al 2002 prima di prendere servizio nell'intelligence.
"Calipari - ha spiegato il questore di Roma Mazza - è statto un grande funzionario dello Stato, un amico e un collega. Era un bravo funzionario, un bravo dirigente, un bravo poliziotto e investigatore. Ma soprattutto e' stato un uomo sincero, leale, intelligente e con un forte senso dell'autoironia. Sempre attento verso il prossimo e disponibile come ha dimostrato nel corso della sua carriera". Nicola Calipari ha diretto nella questura di Roma l'Ufficio Immigrazione che ha riorganizzato e reso il più grande d'Europa.
"Il sacrificio di Nicola - ha detto il vice ministro dell'Interno, Filippo Bubbico - poteva e doveva essere risparmiato. Un sacrificio che oggi può servire a tutti noi, un punto di riferimento per gli uomini e le donne della polizia di Stato e di tutte le forze di polizia che hanno il dovere di far vivere ogni giorno i valori della Costituzione repubblicana. Alla cerimonia, oltre alle autorità civili e militari hanno partecipato anche il responsabile del Dis, Giampaolo Massolo, Guglielmo Epifani, all'epoca della morte di Calipari segretario generale della Cgil, e l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni.
"Nicola Calipari prima di essere un grande poliziotto era soprattutto un grande uomo". Lo ha detto il capo della polizia, il prefetto Alessandro Pansa, nel corso della cerimonia per l'inaugurazione di una targa nella questura di Roma in ricordo di Nicola Calipari, morto il 4 marzo del 2005 in Iraq per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Il prefetto Pansa ha inoltre consegnato la medaglia d'oro al valore militare riconosciuta a Nicola Calipari al figlio Filippo.
"Da Nicola ho imparato il senso delle istituzioni, il senso profondo dello Stato, anche se oggi è difficile per mia figlia avere fiducia nelle istituzioni ma questa è una giornata dove abbiamo l'opportunità di ricordare quel senso delle istituzioni". Lo ha detto Rosa Calipari, vedova di Nicola, ucciso il 4 marzo del 2005, in Iraq, nel corso della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena.
"Oggi Nicola - ha detto Rosa Calipari nel corso della cerimonia dell'inaugurazione di un bassorilievo nella questura di Roma - è come se fosse ritornato a casa, una questura che ha amato e dove è ancora ricordato con aspetto e stima".