Comune Pizzo: sindaco ordina recupero aree privare incolte

Vibo Valentia Attualità

Il Comune di Pizzo dichiara guerra al degrado dei lotti abbandonati e dei terreni incolti, chiedendo perentoriamente ai proprietari di provvedere alla loro cura per evitare sanzioni e ulteriori spese. L'obiettivo - spiega una nota del Comune - è migliorare il contesto urbano, eliminando situazioni di particolare incuria, che spesso comportano anche rischi per la sicurezza della viabilità e per la salute pubblica.

La relativa ordinanza, firmata dal sindaco Gianluca Callipo e pubblicata sull'Albo pretorio online, intima a tutti i proprietari di fondi, appezzamenti, lotti edificabili e terreni, soprattutto se adiacenti a vie e spazi pubblici, di provvedere, a proprie spese, alla manutenzione e agli interventi di pulizia, con divieto assoluto, però, di eliminazione dei rifiuti e dei residui vegetali mediante accensione di fuochi, che vanno invece smaltiti nel rigoroso rispetto della normativa vigente.

Gli interventi, - si fa rilevare - dovranno comprendere, qualora la situazione lo richieda, il taglio della vegetazione incolta e dei rami che superano le altezze consentite o si protendono oltre il ciglio della strada. Inoltre, è fatto divieto di mantenere ristagni d'acqua, al fine di impedire la proliferazione di insetti.

I diretti interessati dovranno provvedere alla realizzazione degli interventi descritti entro e non oltre il 10 aprile 2014, ripetendo ciclicamente le operazioni di pulizia quando si renda necessario. In caso contrario, - viene evidenziato - il Comune provvederà a effettuare d'ufficio gli interventi più urgenti, addebitando le spese a totale carico degli inadempienti, verso cui verranno elevate anche sanzioni amministrative in ottemperanza alle leggi vigenti in materia.

"Con questa ordinanza vogliamo contrastare un malcostume diffuso, riaffermando un banale principio di responsabilità - ha detto il sindaco Callipo -. Chi possiede una proprietà immobiliare ha il dovere di provvedere alla sua manutenzione per evitare che si verifichino situazioni di incuria che possono avere innumerevoli conseguenze negative, più o meno gravi, ma comunque inaccettabili, sopratutto in un contesto urbano". (AGI)