Castrovillari: il Comune per le buone pratiche amministrative

Cosenza Politica

Dopo i regolamenti per la partecipazione democratica dei cittadini, assunti dal Consiglio, l’Amministrazione comunale Lo Polito di Castrovillari con delibera di Giunta municipale ha approvato il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014/2016 ed il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, predisposto dal Segretario Generale, dottore Maurizio Ceccherini, che è anche Responsabile della Prevenzione della Corruzione, con nomina dell'Amministrazione comunale.

Proprio il Segretario Generale ha presentato a grandi linee, questa mattina, in Sala Giunta, ai dirigenti ed ai responsabili dei servizi, che hanno iniziato un serrato confronto di approfondimento, le importanti misure che predispongono uffici , capacità e risorse umane ad un cambiamento importante, sicuramente epocale, nel modo di lavorare per un rapporto diverso dell’Ente verso l’esterno e nei confronti della cittadinanza.

Un nuovo percorso di maggiore e più articolata responsabilità trasversale, a più voci, che coinvolge ciascun ambito e predispone misure, azioni ed interventi per una migliore prevenzione e trasparenza dell’istituzione.

“Scelte- dichiara il Sindaco Lo Polito- che confermano la particolare attenzione di questa Amministrazione anche alla vasta e non semplice legislazione maturata in questi ultimi anni con l'obiettivo si prevenire e stroncare i fenomeni di corruttela nella Pubblica Amministrazione.”

Più precisamente, il Piano approvato deriva dalle disposizioni della Legge 190/2012 con cui - leggiamo nella premessa- "In attuazione dell'articolo 6 della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione e degli articoli 20 e 21 della Convenzione Penale sulla corruzione di Strasburgo del 27 gennaio 1999, il 6 novembre 2012 il legislatore ha approvato la legge numero 190 recante le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione (di seguito legge 190/2012).

Si prevede che ogni Stato debba: a) elaborare ed applicare delle politiche di prevenzione della corruzione efficaci e coordinate; b) adoperarsi al fine di attuare e promuovere efficaci pratiche di prevenzione; c) vagliarne periodicamente l’adeguatezza; d) collaborare con gli altri Stati e le organizzazioni regionali ed internazionali per la promozione e messa a punto delle misure anticorruzione.".

“Il Piano- spiega il segretario Ceccherini- è diviso in due sezioni. La prima è dedicata alla prevenzione della corruzione nella quale i principali obiettivi sono: "-individuare le attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione; -prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione; -prevedere obblighi di informazione nei confronti del responsabile della prevenzione della corruzione, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Piano;

-monitorare il rispetto dei termini previsti dalla legge e/o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti amministrativi; -monitorare i rapporti tra il Comune di Castrovillari e i soggetti che con lo stesso stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti del Comune e individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge.”

Destinatario del presente Piano è il personale dipendente del Comune di Castrovillari. I collaboratori a qualsiasi titolo dell'amministrazione osservano le misure contenute nel P.T.P.C. e segnalano eventuali situazioni di illecito.

“Particolarmente interessante- aggiunge il Sindaco Lo Polito- è la tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito, il cosiddetto whistleblower. Si tratta di una disciplina che introduce una misura di tutela già in uso presso altri ordinamenti, finalizzata a consentire l'emersione di fattispecie di illecito, contestualmente provvedendo ad evitare discriminazioni di qualsiasi tipo a carico di chi collabora nel fare emergere eventuali illeciti.”

La seconda sezione è, invece, dedicata al Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, con riferimento al decreto legislativo 14 marzo 2013 n.33, al quale la legge ha delegato l'attuazione di importanti principi e criteri direttivi con riferimento al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità e trasparenza.

Il raccordo con le azioni di prevenzione della corruzione risulta indefettibile -si legge negli obiettivi- quando si rileva che, tramite le informazioni reperibili sul sito, ogni cittadino, associazione, ente, impresa, ecc. potrà avere conoscenza:

a) dei servizi resi dalla città, delle loro caratteristiche quantitative e qualitative nonché delle loro modalità di erogazione;

b) del responsabile per ciascun procedimento amministrativo individuato nella mappatura e, più in generale, per ciascuna area di attività dell'amministrazione, e in tal modo sostanziare la responsabilizzazione dei funzionari;

e) dei presupposti per l'avvio, lo svolgimento del procedimento e i tempi medi dello stesso e quindi essere in grado di verificare se vi siano «blocchi» anomali del procedimento stesso in particolare nelle aree di rischio indicate nel Piano di prevenzione della corruzione;

d) del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate e, per tal via, se l'utilizzo di risorse pubbliche è deviato verso finalità improprie;

e) della situazione patrimoniale dei politici e dei dati stipendiali dei dirigenti e conseguentemente di avere una possibilità di controllo circa arricchimenti anomali verificatisi durante lo svolgimento del mandato e delle funzioni;

f) degli strumenti premianti previsti per i dipendenti e i dirigenti e dell'entità del loro stanziamento per verificare la correttezza della distribuzione delle risorse pubbliche, anche sulla base degli accordi sindacali, e poter così sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento;

g) dell'avanzamento delle opere pubbliche e poter così controllare progressivamente nel tempo la regolarità o meno della loro esecuzione". E ancora: "Le amministrazioni devono dichiarare e pubblicizzare i propri obiettivi, costruiti in previsione della realizzazione del programma amministrativo, anche in relazione alle effettive esigenze dei cittadini che, a loro volta, devono essere messi in grado di valutare come, quando, se e con quali risorse, quegli stessi obiettivi finalizzati alla buona amministrazione dei servizi erogati, vengano raggiunti.

Un ruolo centrale spetterà al Responsabile per la Trasparenza, che l'Amministrazione, per la stretta correlazione esistente con la prevenzione della corruzione, è affidato al Dott. Maurizio Ceccherini, Segretario Generale.

“Trasparenza, legalità, integrità sono, infatti, valori – spiegano il primo cittadino ed il segretario generale dell’Ente- il cui affermarsi non può essere affidato soltanto a specifici adempimenti e ad accresciute responsabilità. lnfine, non manca l'attenzione al coinvolgimento della comunità cittadina. A seguito dell'adozione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, ed ai fini della sua eventuale integrazione o rimodulazione, dovrà procedersi, con cadenza almeno annuale, ad instaurare un confronto con le associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.

Più in generale, una crescente sensibilizzazione dell'intera comunità cittadina ai valori della trasparenza e dell'integrità potrà ottenersi- spiega l’Amministrazione- mediante la progressiva costituzione di una «rete» permanente con realtà rappresentative della società civile, a partire appunto dalle associazioni di consumatori e utenti."