Rende. Ritirato il ricorso al Tar contro il predissesto, M5S: ecco il maldestro tentativo del Pd

Cosenza Politica

“Hanno detto che avrebbero aggiustato i conti al Comune di Rende, che avrebbero evitato il predissesto finanziario, che avrebbero fatto opposizione al Tar per scongiurarlo. Ora, però, gli autori di questo buco milionario che ha colpito le finanze pubbliche rendesi, ci devono spiegare perché hanno ritirato il ricorso davanti al Tar contro la dichiarazione di predissesto finanziario avanzato dal Commissario prefettizio”.

Lo afferma una nota del Movimento 5 Stelle di Rende (Cosenza). “I rappresentati del Pd rendese – scrivono i grillini - vicini all’associazione “Riprendiamoci la città”, devono delle spiegazioni alla città. Devono dirci perché dopo i proclami hanno fatto marcia indietro. Per oltre due settimane su tutti i giornali i democrat hanno farneticato intorno ad un fantomatico recupero dei debiti in tre anni, parlando di predissesto evitabile e di altre soluzioni facili, hanno presentato ricorso al Tar di Catanzaro e poi, ieri, in fase dibattimentale, i signori ricorrenti contro il Comune di Rende e il Ministero degli Interni, hanno invece ritirato il ricorso!”

“Come mai? Perché non hanno insistito, se erano così certi dell’esattezza di quanto dicevano? Sarà stato per aver trovato - contro uno striminzito elaborato di accuse sulla base di una delibera Commissariale - una difesa del Comune che ha prodotto, invece, una quarantina di pagine e circa 450 tra integrazioni e allegati, che provano (ahinoi!) la giustezza dell’azione commissariale?”, si chiedono dal M5S.

“L’azione portata avanti da questo gruppo di giovani in orbita Pd rendese altro non era che un ricorso politico di un apparato in seria difficoltà, che – proseguono - con questo ha superato ogni decenza. Non si intende assolutamente, infatti, come il lavoro preciso con cui il Commissario prefettizio e i suoi collaboratori han fatto luce sui buchi (ben nascosti) di bilancio comunale, fosse ipotizzato come fatto da incompetenti. Da tempo stiamo studiando il bilancio Comunale per capire i danni arrecati da una politica dissennata, e sapevamo che le soluzioni semplicistiche del Pd, sbandierate sui giornali per recuperare credito promettendo riduzioni delle misure del predissesto fossero menzogne, o follie, come vendere il Lorenzon per costruirci altri palazzi”.

“Ora che non ci saranno marciapiedi o lampioni da inaugurare ogni settimana, i politicanti degli ultimi decenni a Rende – continua la nota - devono inventarsi qualcosa per riuscire a gabbare ancora la gente e insediarsi nel Consiglio Comunale, coi loro interessi a 360 gradi. Ma noi non glielo consentiremo! I rappresentati del Pd, autori e complici dello sfacelo finanziario del Comune – concludono i 5 stelle - non hanno nessuna giustificazione! Devono solo chiedere scusa alla città, e mettersi da parte, perché la misura dell’oltraggio è colma”.