Rifiuti. Legambiente, l’11 marzo un D-day a Catanzaro
“Sono trascorsi 16 anni dall’approvazione del decreto Ronchi e diverse cose sono cambiate. Grazie alle battaglie, a volta in solitaria, che la nostra associazione ha combattuto la rivoluzione della gestione sostenibile dei rifiuti ha preso il via, e ha cambiato gli stili di vita di tanti cittadini (è il caso dello stop ai sacchetti di plastica non compostabile), ha raggiunto territori considerati persi (come nel centro sud dove sono diversi i Comuni ricicloni), ha permesso lo sviluppo di esperienze industriali del riciclo, uno dei pilastri della nostra green economy”.
E’ quanto affermano in una nota gli attivisti di Legambiente Catanzaro e nella quale sottolineano inoltre che “Questo è l'ambientalismo di cui vogliamo farci interpreti, basato su un approccio scientifico riconosciuto ed una valutazione economica che porti alla sostenibilità ambientale. La nostra posizione è riconosciuta a livello nazionale come l'unica percorribile e scevra da populismo e beghe politiche. Indichiamo una via che porta alla soluzione dei problemi della nostra terra e della nostra gente, soprattutto quando riguarda l'emergenza rifiuti”.
“Ora, dal Sindaco di Catanzaro – proseguono da Legambiente - ci aspettiamo che attui concretamente quanto affermato e avviato con l’approvazione del Piano industriale dei rifiuti elaborato dal CONAI, noi saremo coprotagonisti e pronti ad essere attivi e vigili perché si conseguano i risultati che Catanzaro e la Calabria si aspettano e si augurano per l’uscita dall’emergenza e per l’avvio di una gestione virtuosa ed efficace del ciclo integrato dei rifiuti”.
“Proprio perché vogliamo dare il nostro contributo propositivo e fattivo per uscire dall’emergenza – continua la nota - abbiamo organizzato per l’11 marzo prossimo un D-day sui rifiuti a Catanzaro. Informeremo sulle nostre proposte con tre eventi due appuntamenti rivolti uno alle scuole ,il secondo all'università ed un dibattito pubblico. Parteciperanno insieme esperti qualificati per tracciare la via per uscire dall'emergenza. Strategie che indichiamo da anni inascoltati e che non ci stancheremo mai di riproporre e di ribadire. Siamo una Associazione che – concludono da Legambiente - ha fatto dell’Ambientalismo Scientifico la sua bandiera e dall’analisi fatta non vediamo via d’uscita se non si persegue la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, la Raccolta Differenziata dei rifiuti porta a porta, centri di raccolta e trasferenza ed impiantistica a supporto della stessa, la bonifica del sito della discarica di Alli”.