Il Cielo al femminile: le donne, la scienza, l’astronomia
“Otto marzo sotto le stelle” al Planetario Provinciale Pythagoras: un’occasione per riflettere come anche nel mondo della ricerca scientifica sia sentito il problema delle differenze di genere.
La storia delle donne nella cultura e nella vita civile è stata una storia di emarginazione fino alla fine dell'Ottocento e in gran parte ancora fino alla metà del Novecento, almeno nei paesi industrializzati.
In molti paesi in via di sviluppo, salvo rare eccezioni, le donne sono ben lontane non solo dall'aver raggiunto la parità con l'altro sesso, ma anche dal vedere loro riconosciuti i più elementari diritti di esseri umani.
Malgrado le resistenze di una cultura che vede predominare gli uomini nei ruoli chiave del sapere, non sono poche le scienziate che hanno portato importanti contributi allo sviluppo della scienza.
La storia ci tramanda i nomi di donne che si sono distinte nei settori più diversificati delle discipline scientifiche.
Ce ne furono una ventina nell'antichità, fra cui la matematica Ipazia. Solo una decina nel Medioevo, soprattutto nei conventi, quasi nessuna tra il 1400 e il 1500, 16 nel 1600, 24 nel 1700, 108 nel 1800.
Oggi, solo nel campo dell'astronomia sono più di 2000.
Numeri che però non sembrano colmare il gap nel mondo del lavoro e della politica.
Nelle università per esempio le ricercatrici sono ormai più della metà di tutti i ricercatori, ma appena si passa al livello superiore, quello dei professori associati, le donne sono meno del 30% e al più alto livello dei professori ordinari sono appena il 10%.
In questo quadro non idilliaco, i dati dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU) dicono che le donne astronome italiane sono al terzo posto nel mondo per rapporto rispetto ai colleghi maschi, dietro ad Argentina e Ucraina. Come non ricordare Margherita Hack grande astronoma, fortemente impegnata nella società e nella divulgazione.
E la nostra Calabria ?
La nostra regione vanta due astronome eccellenti: Sandra Savaglio e Manuela Zoccali.
La prof.ssa Savaglio, per fortuna, sta per rientrare in Italia, all’Università della Calabria da dove ha cominciato.
Manuela, cresciuta all’ombra del Planetario di cui orgogliosamente nel suo curriculo fa cenno (OUTREACH ACTIVITIES, Amateur Observatory nights at the Planetary - Reggio Calabria, Italy) oggi è professore associato di Astrofisica all’Università Cattolica di Santiago.
Quando Manuela potrà rientrare in Italia?
Il Planetario provinciale Pythagoras, piccola fucina di scienziati e scienziate, in questa giornata dedicata alle donne, intende dimostrare il contributo che queste possono dare oggi alla scienza e alla tecnologia.
Una visione “in rosa” del mondo che ci circonda con la consapevolezza che ancora bisogna percorrere molta strada, non solo per favorire l’ampliamento degli spazi per il gentil sesso ma, soprattutto, per dare la fiducia alle nuove generazioni di donne.
L’appuntamento al Planetario per questa incontro (“Il Cielo al femminile: le donne, la scienza, l’astronomia” a cura di Ileana Chinnici, INAF - Osservatorio astronomico di Palermo) è fissato, dunque, per Sabato 8 marzo ore 21.