Silp Cgil, no al taglio della Polizia postale a Crotone
"Nella giornata del 4 marzo, il vice capo vicario della Polizia di Stato Prefetto Marangoni ha esposto a tutti i sindacati, le linee guida del progetto di razionalizzazione e chiusura dei 261 presidi territoriali di Polizia ed ha rappresentato che le previsioni di chiusura riguardano 11 commissariati distaccati che espletano le funzioni di autorità locale di PS, 73 Uffici di Polizia Ferroviaria, 73 sezioni di Polizia Postale, 27 sezioni/sotto sezioni Polizia Stradale, 4 Nuclei Artificieri, 11 Squadre a Cavallo, 4 Sezioni Sommozzatori, 50 Squadre Nautiche oltre agli accorpamenti e rimodulazione delle competenze di alcuni compartimenti in ambito Stradale, Ferroviario e della Zona di Polizia di Frontiera, fermo restando la struttura organizzativa dei compartimenti della Polizia Postale nei capoluoghi di regione". E' quanto scrive la Segreteria provinciale SILP per la CGIL - Crotone.
"Secondo questo progetto - continua la nota - attualmente sottoposto al parere dei prefetti e dei questori, la Polizia Postale è la specialità di fatto a rischio soppressione in quanto il Dipartimento intenderebbe mantenere uffici di specialità solamente nelle città sedi di Corti d’Appello. Ne consegue che in Calabria, solo Reggio Calabria, sede del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni, e Catanzaro quale sede del Distretto di Corte D’appello resterebbero in vita. Le altre tre Sezioni situate nei capoluoghi delle altre province fra cui Crotone verrebbero soppresse.
Questa organizzazione sindacale, ritiene incomprensibile e folle l’idea del Dipartimento della Pubblica Sicurezza , di voler chiudere e rinunciare ad uffici di polizia di importanza strategica come gli Uffici della Polizia Postale.
Infatti, mentre le polizie del vecchio continente, moderne e democratiche, si rafforzano e si specializzano nel settore delle telecomunicazioni perché ritenuto
strategico, i vertici della polizia italiana lo ritengono superfluo e quindi da estirpare in nome di una pseudo riorganizzazione. Mentre nel paese aumentano i reati di
natura informatica e le organizzazioni criminali si specializzano nell’uso di nuove tecniche di comunicazioni e del web, la Polizia di Stato abdica lasciando campo aperto al crimine.
E’ certamente condivisibile l’idea di una riorganizzazione dei presidi delle forze dell’ordine ma a parere del Silp per la Cgil, non può esistere una vera riorganizzazione se prima non si procede ad una riforma dell’intero comparto sicurezza, che veda attraverso l’unificazione delle forze di Polizia una più corretta ridistribuzione di compiti e funzioni ed una moderna dislocazione dei presidi sul territorio.
Siamo l’unico paese ad avere cinque forze di Polizia, che non comunicano fra loro o se lo fanno, lo fanno poco e male e fra l’altro qualcuna ancora ad ordinamento militare (cosa per la quale l’Europa ci sta tirando le orecchie!). Eh!, se a tutte queste, aggiungiamo il numero degli agenti di polizia municipale dei vari comuni, ci aggiudichiamo il primato assoluto del numero di operatori impiegati in rapporto alla popolazione nazionale! Allora ci chiediamo, è la carenza di organico a destabilizzare il sistema sicurezza o l’incapacità di adottare un modello nuovo di sicurezza al passo con i tempi e con le più grandi democrazie europee? Perché in Italia non è possibile avere una unica forza di Polizia democratica, veramente sindacalizzata e capace di mettere in atto un nuovo modello di sicurezza partecipata in sinergia con le realtà locali?
Siamo sicuri di trarre benefici dalla chiusura di importanti e strategici uffici di Polizia in provincia? Cosa succederà all’indomani della chiusura della Sezione di Polizia Postale di Crotone? Quanto risparmierà lo stato dalla chiusura di questo ufficio di polizia? Cosa invece verrà negato in termini di servizio ai cittadini Crotonesi?
Ai posteri l’ardua sentenza! Noi, di una cosa siamo certi, i cittadini crotonesi e della provincia non potranno piùcontare sull’apporto della Polizia Postale nelle scuole di ogni ordine e grado, in quanto non potranno più essere effettuati i periodici ed importantissimi incontri di informazione relativi all’uso sicuro del web, (nel 2013 sono stati organizzati circa 40 incontri che, hanno coinvolto più di 800 alunni.) Non potranno più contare su un reparto che nel corso del 2013 ha ricevuto 150 denunce, denunciato 37 persone in stato di libertà, che ha svolto 92 indagini delegate dall’autorità giudiziaria e ricevuto 31 richieste di collaborazione da parte di altre forze di Polizia, garantendo inoltre in totale 115 pattuglie in servizio di controllo del territorio.
Ah! tutto questo con un organico di solo quattro operatori! Un invito ai Politici, le Istituzioni, i cittadini tutti di questa provincia a far sentire laloro voce a difesa di un’istituzione così importante".