Traffico di cocaina e marijuana tra la Calabria e Sicilia: in manette 16 persone
Circa una settantina di Carabinieri, appartenenti al Comando Provinciale di Catania, stanno eseguendo da stamani all’alba un provvedimento restrittivo, tra la Calabria e la Sicilia, emesso dal Gip del Tribunale siciliano su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 persone (residenti a Randazzo, Castiglione di Sicilia, Maniace, Aci Catena e Bianco) finite in manette poiché ritenute facenti parte di una associazione finalizzata al traffico di cocaina e marijuana.
Secondo gli inquirenti la droga veniva approvvigionata nella Locride e poi immessa al dettaglio nel mercato catanese di Randazzo e zone limitrofe. Tra i promotori dell'organizzazione vi sarebbero tre fratelli di Randazzo (Marco, Martino e Giuseppe Scrivano, considerati al vertice della banda di spacciatori) e le mogli di due di loro che avrebbero, queste ultime, avuto il compito di gestire l’amministrazione della "cassa comune" del gruppo.
Dei 16 provvedimenti, 9 sono in carcere e 7 ai domiciliari: 13 persone sono ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e 3 di traffico e spaccio in concorso. Le indagini sono scattate dopo l’arresto di una persona, Francesco Longhitano, 28enne commerciante incensurato, a casa del quale venne scoperto oltre un chilo di marijuana conservata in un sacco. Dalle investigazioni successive sarebbe emerso che Longhitano avrebbe custodito la droga per conto dei tre fratelli Scrivano, già noti alle forze dell’ordine. Marco, difatti, nel 2009 era stato arrestato per la costruzione di una bomba artigianale.
Successivamente sarebbe stata accertata l’esistenza di una vera e propria organizzazione dedita al traffico e allo spaccio della marijuana e della cocaina. Gli Scrivano, sempre secondo gli inquirenti, si rifornivano dalla Calabria tramite Domenico Staltaro, di Bianco (nel reggino), ex compagno di cella a Catania di Marco, il fratello ritenuto a capo dell’organizzazione. Staltaro si sarebbe occupato dell’approvvigionamento dopo che erano insorti alcuni contrasti tra gli Scrivano e Orazio Licciardello, Fabrizio Bella e Giuseppe Gurgone, ritenuti vicini al clan Ercolano-Santapaola. Durante il blitz 9 soggetti sono stati arresti in flagranza per detenzione ai fini di spaccio e sono stati sequestrati circa 1,3 chili di marijuana, 300 grammi di cocaina e 200 grammi di sostanza da taglio.
GLI ARRESTATI | Martino, Marco e Giuseppe Scrivano, di 42, 27 e 38 anni; Rosaria Tabuso, 44, moglie di Martino Scrivano; Domenico Staltaro, 28; Fabrizio Bella, 50; Giuseppe Gurgone, 42; Rosario Russo, 21; Emanuele Lupica Tonno, 30.
AI DOMICILIARI: Veronica Trovato, 23 anni, convivente di Marco Scrivano; Alfio Papotto, 33; Alfio Pagano, 21; Rosario Mineo, 23; Antonino Calanni, 22; Orazio Licciardello, 45; Vincenzo Gullotto, 40.