Circolo FI di Altomonte sul dimensionamento scolastico regionale
"Dimensionamento scolastico regionale. La scuola è dei cittadini e non della politica. Il club non desiste". E' quanto scrive il Club di Fi di Altomonte.
"Questo club - continua la nota - ha già segnalato che la provincia di Cosenza, nel proporre il piano di dimensionamento scolastico, ha usato due pesi e due misure, ad esempio comuni come Cetraro e Altomonte ( con sindaci di orientamento politico diverso) non hanno avuto lo stesso trattamento. Infatti Altomonte – immagine della Calabria- è stato fortemente penalizzato con l’accorpamento a Roggiano Gravina e quindi con la perdita dell’autonomia.
La recente comunicazione del 7 marzo scorso del dipartimento 11 della regione Calabria, comunicava al sindaco di Altomonte l’impossibilità di procedere al rinvio dell’applicativo per un anno, perchè tardiva la richiesta (adducendo vaghi motivi).
Il club nel fare propria quanto comunicato dal sindaco di Altomonte Coppola, del 10 marzo precisa: Che contrariamente a quanto espresso dal dipartimento 11 nella succitata nota le iscrizioni degli alunni alle scuole e’ avvenuta secondo le scuole esistenti per l’anno scolastico 2013/14 e non secondo la previsione degli accorpamenti per l’anno scolastico 2014/15 come previsto dal dimensionamento scolastico e che ancora le iscrizioni sono giacenti presso tali istituzioni scolastice e solo successivamente saranno trasmesse alle scuole accorpanti.
Che le scuole continueranno ad operare in piena autonomia fino al 31 agosto prossimo.
Per cui - continua la nota - tale richiesta non e’ assolutamente tardiva.
Il secondo punto, causa di diniego, risulta totalmente infondato nella parte in cui afferma che “ il dimensionamento ( intanto la richiesta era ed è di rinvio dell’applicativo) non può essere assunto in maniera univoca dalla regione calabria, dimendicando la sentenza n.200/2009 della corte costituzionale che ha ribadito la primaria competenza delle regioni in materia di dimensionamento della rete scolastica e la successiva sentenza della stessa corte la n. 147/2012.
Non si e’ tenuto conto che alcune regioni, come ad esempio, il veneto, dopo aver approvato il piano di dimensionamento, con successiva delibera di giunta hanno rinviato l’applicativo di un anno senza neanche consultare le province.
Nel precisare che non si ravvedono motivi per non procedere al rinvio di un anno dell’applicativo, si confida nel buon senso dell’assessore Caligiuri e nell’impegno del capogruppo di f.i. alla regione Ennio Morrone, a perseverare".