Archeologia industriale, Caligiuri a Bivongi per la centrale
"Cento anni fa, nella Calabria estrema, con una visione modernissima venne realizzata una delle prima centrali elettriche del Mezzogiorno, costruita in meno di un anno e che funzionò fino al 1951, procurando agli investitori un reddito dal 9 al 16 per cento.
Questo conferma come, non casualmente nell'ambito della filiera produttiva del ferro delle serre vibonesi, che aveva come culmine Mongiana, sorse questo impianto produttivo che oggi è una preziosa testimonianza di archeologia industriale da conoscere, promuovere e valorizzare". Così l'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri alla presentazione della Mostra "100 anni della società idroelettrica "L'avvenire" " inaugurata questa mattina a Bivongi.
Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco di Bivongi Felice Valenti, il Sindaco di Pazzano Franco Depace, il Dirigente Scolastico Giuseppe Gelardi e il curatore della mostra Danilo Franco.
Caligiuri ha evidenziato l'importanza del coinvolgimento delle scuole per recuperare storia e identità, cosi' come il patrimonio storico di Bivongi, dove la Regione Calabria ha recentemente finanziato il complesso di San Giovanni Therestis.
L'Assessore ha ricordato l'inaugurazione del Museo delle Reali Ferriere Borboniche di Mongiana avvenuta nell'ottobre scorso da parte del Presidente Scopelliti, ricordando gli investimenti previsti nel Piano regionale dei Beni Culturali che hanno riguardato non solo Mongiana, ma anche il villaggio minerario di Stilo, il museo minerario di Pazzano e l'ecomuseo di Bivongi, sottolineando appunto le capacità produttive della Calabria, che era anche terra di lavoro industriale e non di semplice emigrazione.
"Recuperare questa importante parte della nostra storia - ha detto Caligiuri - non solo è un dovere civile ma è un'importante occasione per valorizzare i nostri beni culturali per lo sviluppo economico e il progresso sociale".
Caligiuri ha concluso dicendo che "l'esperienza industriale e produttiva di Bivongi va ulteriormente conosciuta anche perché indirizzata alla produzione di energia, settore che ancora oggi vede la nostra regione esportatrice verso il resto d'Italia, confermando come dal passato dobbiamo ispirarci per lo sviluppo futuro, valorizzando le nostre tante potenzialità".