Unical: presentazione de “Le luci della centrale elettrica”
Verrà presentato lunedì 7 aprile, al Teatro Auditorium Unical: “Costellazioni”: il terzo e atteso lavoro pubblicato il 4 marzo 2014 su etichetta La Tempesta, de Le luci della centrale elettrica, nome del progetto artistico/musicale di Vasco Brondi, punta di diamante della nuova scena cantautorale italiana, classe 1984, cresciuto tra Ferrara e l’Emilia.
Un live importante che insieme ai Massimo Volume e Brunori Sas, è espressione di lungimiranza musicale di una stagione artisticamente ricchissima quale quella promossa dall’Università della Calabria, nella prestigiosa location del Teatro Auditorium.
Un progetto quello di Brondi, le cui prime canzoni trovano una forma e una collocazione iniziale nell’omonimo demo autoprodotto nel 2007 distribuito dall’artista direttamente ai concerti che mette subito in luce una scrittura originale e una forza espressiva fuori dal comune, e per questo non passano inosservate.
La strada di Vasco Brondi incrocia presto quella di Giorgio Canali, chitarra dei CSI e musicista sui generis. Nasce così “Canzoni da spiaggia deturpata”, il primo album de Le luci della centrale elettrica prodotto in collaborazione con Canali e pubblicato da La Tempesta che riceve il Premio Tenco nella categoria “Migliore opera prima”e viene inserito al sesto posto nella classifica dei dischi del decennio stilata dal magazine Rolling Stone a dicembre del 2010, primo degli italiani.
Il secondo album arriva a tre anni di distanza: “Per ora noi la chiameremo felicità”, titolo/citazione e omaggio a Leo Ferré. All’uscita dell’album segue un tour che dura quasi un anno e mezzo, impreziosito da alcune importanti esperienze, come quella che vede Vasco Brondi aprire nel 2011 i concerti del tour di “Ora” di Lorenzo Cherubini Jovanotti, fino ad arrivare al gran finale, a luglio, nella splendida cornice dello Stadio Olimpico di Roma. Sempre a luglio, nel corso del Traffic Festival di Torino, le luci della centrale elettrica si esibiscono sullo stesso palco con uno degli artisti più stimati da Brondi, Francesco De Gregori.
Dopo aver girato in lungo e in largo il Belpaese inizia nel 2012 un lungo viaggio tra Europa e Stati Uniti, dove si trasferisce per alcuni mesi vivendo tra New York e San Francisco. Parallelamente ai viaggi inizia a scrivere e a raccogliere le idee che costituiranno il primo nucleo del nuovo lavoro.
L’estate del 2013 coincide con l’inizio delle registrazioni del nuovo album, la cui lavorazione prosegue nel corso dei mesi autunnali. Il lavoro di produzione artistica è affidato a Federico Dragogna (Ministri) e allo stesso Vasco Brondi, mentre gli arrangiamenti dei fiati e degli archi portano la firma di Enrico Gabrielli (Der Maurer, Calibro 35). L’album viene registrato tra Ferrara, Bassano del Grappa e Milano, dove finisce di essere missato nei primi giorni del 2014.
Arriva così “Costellazioni”, un lavoro intriso di canzoni che inneggiano al futuro, proprio adesso che questa parola ha quasi una connotazione negativa, qualcosa che rischiari in tempi bui.
Canzoni come storie luminose tenute assieme da un disegno geometrico e insensato, come succede alle stelle nelle costellazioni. Piccole storie provinciali e spaziali.
Il tour che ha preso il via da Livorno il 14 marzo e che proseguirà fittissimo nei prossimi mesi viene raccontato così da Brondi: ”Le luci della centrale elettrica come un’orchestrina spaziale. Con percussioni e beat elettronici, chitarre distorte e violoncello, moog e pianoforte. Suoni organici e suoni elettronici. Il palco sarà come un bar che si trova tra la via Emilia e la via Lattea. Protagoniste saranno le storie provinciali e spaziali raccontate, cantate e gridate.”
Sul palco con lui ci saranno Ettore Bianconi (elettronica e moog), Sebastiano De Gennaro (percussioni), Andrea Faccioli (chitarre elettriche e chitarre acustiche) e Daniela Savoldi (violoncello).